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Cronache marziane / Quando il mese di giugno in Molise diventa il miglior alleato di chi non supererà mai la prova costume

sole-pioggiaCRISTINA SALVATORE

È un anno esatto che noi molisani aspettiamo che giunga questo giugno per poterci godere sole, giornate di luce in più, caldo e domeniche al mare … e poi succede che il mese con cui di solito Madre Natura apre l’inizio della stagione estiva, diventa il miglior alleato di chi ha passato un inverno ad accumulare più adipe che legna da ardere.

Per noi che viviamo a Campobasso, costretti a sopportare temperature glaciali per quasi nove mesi all’anno, la prova costume è più difficile di quella di chi vive in Sicilia.

Partiamo svantaggiati, diciamolo chiaramente! Nove mesi di gelo che ci hanno portato ad immagazzinare tonnellate di grasso protettivo come accade agli orsi polari e alle foche, aiutati in tutto questo dalla nostra tipica cucina che prevede maiale un giorno sì e tutta la settimana pure.

Come potremmo mai competere con chi vive sempre al caldo, vicino al mare, nutrendosi di granite e pasta con le melanzane? Noi donne – ma solo perché gli uomini si vedono magri anche quando sulla loro pancia ci si può appoggiare una fioriera da terrazzo – la prova costume la dobbiamo temere già dal Carnevale, nel momento in cui ci vediamo costrette a rinunciare ad assumere le sembianze di Cleopatra perché assomigliamo più al sarcofago che ne accoglieva i resti. Ecco il motivo per cui a Campobasso, in particolar modo, non sappiamo se gioire di questa opportunità in più che Madre Natura c’ha dato facendoci rimandare la prova costume, oppure rassegnarci alla condanna di vedere finalmente il sole calare alle nove di sera ma rigorosamente dietro il vetro della finestra di casa, appannato dalla pioggia. Nell’armadio abbiamo ancora vestiti, scarpe e costumi comprati l’anno scorso nello stesso periodo. Nuovi, nuovissimi. Messi solo per un periodo di due mesi e neanche tutti i giorni. Qualcuno lotta per farseli entrare ancora, qualcun altro sta pensando se conviene comprarne di nuovi oppure aspettare una bella occasione su e-bay. Il cambio dell’armadio da noi non è inteso come rinnovo stagionale degli abiti ma come cambio totale del mobile per tutte le volte che ci siamo vestiti leggeri e poi siamo tornati indietro a riprendere cappotti e stivali, sbattendo le ante così forte da farlo a pezzi. Ecco, questo è il cambio armadio di un molisano.

Di uno che finalmente, a luglio, riesce a trovare una giornata di sole e vuole staccare con il mondo intero; vuole andare tranquillo al mare ma non troppo lontano perché il bel tempo venuto all’improvviso ha pesato sulla programmazione. E dove capita per un tragico scherzo del destino? Nel lido che riesce ad accogliere in sé tutta la Campobasso versione “beach” in trasferta.

La Campobasso protagonista della movida invernale, quella che ti devi sorbire per nove mesi quando esci in giro  nei locali e che ti si ripropone pure quella benedetta domenica di luglio in cui neanche hai fatto in tempo a depilarti le ascelle e hai fatto le trecce all’inguine. Eh no, non è possibile!  A quel punto arrivi a rivalutare anche l’invito che ti aveva offerto mesi fa la tua amica “zen”.  Un invito a partire con lei per fare una vacanza alternativa… che quando ti ha spiegato in cosa consisteva le hai detto pure  “wow, originale, fantastico” e invece stavi pensando lucidamente che ti avrebbe fatto meno male una mazza chiodata sulle gengive.

Un viaggio spirituale in Umbria per praticare la ‘silvoterapia’, ossia quella pratica che aiuta a ritrovare sé stessi abbracciando gli alberi.

Che per carità, la cosa è anche interessante da un punto di vista mentale: il contatto con la natura serve a far riflettere, a farci imparare il modo giusto di respirare per riuscire a regolare il pensiero e il suo moto costante. A riportarci alle origini, a quando tutto intorno a noi era terra e acqua, acqua e terra, terra e acqua. Insomma, a farci ricordare che dalle origini ad oggi, per noi molisani non è cambiato un emerito tubo.

Redazione

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