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Trivento: dove si nasconde la magia

Gonzalo Vecchi

Se mi chiedessero se c’è un posto magico sulla terra, sicuramente risponderei con una parola: Trivento. Secondo me, dentro questo piccolo – ma immenso – paese che si trova nel cuore della regione del Molise, si nascondono dei segreti millenari e la bellezza di un passato che rimane presente.

La città invita a sommergersi nella musica che ci trasmette la natura, in uno spazio per respirare profondo e fermare il tempo. La magnificenza delle panoramiche sono così grandi che le parole non potranno mai bastare per fare giustizia a quello che i nostri occhi possono vedere. Sembra come se fosse un’opera musicale, dove tutto ciò che suona non è mai così esatto come sta scritto nelle sue partiture. Basta scendere del pullman oppure dalla macchina, per rimanere increduli di fronte a quello che c’è davanti il nostro sguardo.

Circondato delle montagne, questo posto è possessore di une delle meraviglie della natura: un tramonto che farebbe emozionare qualsiasi persona, includendo quelle che di solito non si meravigliano per quasi niente. Poter presenziare l’attimo giusto in cui il sole si nasconde dietro le colline serve per avere presente quanto bella sia la vita, in un instante in cui la nozione dell’infinito si presenta di fronte ai nostri occhi.

La maestosità del villaggio si vede dal momento in cui si arriva. La bandiera italiana ci riceve sventolandosi sulla cima di un pennone che ricorda tutti quegli eroi che hanno lottato per difendere la Patria, in mezzo alla piazza centrale dove ogni mattina si incontrano la maggior parte degli abitanti, in un attimo che unisce delle tracce del passato -che continuano ancora tramandandosi nel tempo- con le abitudini delle nuove generazioni.

Basta con camminare dei pochi metri per trovare quello che, forse sia, la sua principale meraviglia architettonica: la lunga scalinata di San Nicola, che con i suoi 365 gradini porta ai visitanti verso il nucleo del centro storico, offrendo loro diversi momenti dove fermarsi per godere delle ipnotiche fotografie naturali che offre il paese.

Arrivare al punto più alto del borgo merita ogni passo che si sale, per lungo che sia il percorso. In su, aspetta la bellissima Chiesa dei Santi Nazario Celso e Vittore con la sua cripta pre-imperiale che testimonia l’evoluzione della località attraverso il tempo e porta con sé la memoria storica dei suoi cittadini.

A Trivento si può trovare la magia in ogni angolo. Forse sia per la incredulità che provoca camminare per le sue strade di pietre sotto un cielo stellato, oppure per la gentilezza degli abitanti che sono disposti ad aiutare senza aspettare nulla di ritorno, o anche perché ovunque si vede, si incontrano delle bellezze naturale ed architettoniche che ti faranno sentire come in un film.

Forse sia anche perché, l’inverno in questa città a volte ci disegna un sorriso nella nostra faccia quando la neve che copre tutto e ci fa tornare alla nostra infanzia, quel perfetto momento dove l’unica cosa di obbligo era giocare e divertirsi. Oppure sia perché la promessa della primavera che avrà da arrivare porta con sé il rinascimento della natura, in ogni fiore e albero che aspetta per coprirsi dei colori mentre riempiono di profumo l’aria, per far così posto alla stagione più fantastica dell’anno.

Trivento è anche come un libro che porta con sé dei ricordi memorabili. Di quelli che nascondono delle storie magiche tra le sue foglie, con diversi capitoli, alcuni più allegri e altri meno. Con delle pagine dove si raccontano momenti d’amore, come nel bacio d’una coppia oppure l’abbraccio d’una mamma ai suoi figli; di lunga amicizia, come nelle interminabili chiacchere delle anziane; di fantasia, come fanno delle persone nel bar; di gloria, come in ogni gol gridato di fronte alla tv; di passione come in ogni piatto di cibo che si mangia. Come un libro in cui ci sono ancora molte pagine in bianco che aspettano di essere scritte.

Redazione

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