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Election day, domenica 26 maggio urne aperte dalle 7 alle 23 per le elezioni Europee e Amministrative. Istruzioni sul voto

Un mese di campagna elettorale prima del silenzio, in vista del voto di domenica 26 maggio 2019. Urne aperte dalle ore 7 alle 23. Gli elettori molisani saranno chiamati al voto per le Europee e, in parte della regione, anche per le Amministrative con le elezioni per il sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale.

Per le Comunali riflettori su Campobasso e Termoli: 43.641 elettori nel capoluogo di regione, 27.832 nella cittadina adriatica.

Scrutini – Per le elezioni Europee scrutinio dalle ore 23 di domenica 26 maggio, mentre per le Amministrative lo spoglio inizierà alle 14 di lunedì 27.

Elezioni Europee – Alle urne tutti i cittadini che abbiano compiuto i 18 anni. Per candidarsi, invece, occorre aver compiuto 25 anni. Per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risulta iscritto, l’elettore dovrà esibire un documento di riconoscimento valido e la tessera elettorale. In tutta l’Unione Europea si vota per eleggere i membri del Parlamento Europeo, formato da 751 deputati. L’Italia eleggerà 73 rappresentanti.

Sistema elettorale – Il sistema elettorale è un proporzionale puro con lo sbarramento al 4%: le liste che non superano la soglia non ottengono seggi. L’Italia è divisa in cinque circoscrizioni elettorali: Nord-Ovest, a cui spettano 20 seggi, Nord-Est (15), Centro (15), Sud (18), Isole (8).

Come si vota – Il voto si esprime tracciando una X sul simbolo della lista scelta. È possibile (ma non obbligatorio) esprimere fino a tre preferenze, scrivendo il nome e il cognome o solo il cognome del candidato della lista scelta. Attenzione: c’è il vincolo di genere. Chi esprime due preferenze deve indicare un uomo e una donna. Chi ne esprime tre deve scegliere almeno un candidato di sesso diverso dagli altri. Se si esprimono più preferenze per candidati dello stesso sesso, sarà valida soltanto la prima scelta. Il voto disgiunto non è ammesso, non si può votare per un partito e indicare il nome di un candidato che appartiene ad un altro partito.

Elezioni Amministrative Comuni oltre i 15mila abitanti (in Molise solo Campobasso e Termoli) – Al momento del voto, l’elettore deve mostrare sia la tessera elettorale che la carta di identità o altro documento ad essa equipollente. Per eleggere il Sindaco e, contestualmente il Consiglio comunale, l’elettore ha tre possibilità di voto: mettere una X sul simbolo della lista, assegnando così il voto anche al candidato Sindaco; mettere una X solo sul nome dell’aspirante Sindaco (in questo caso nessun voto sarà assegnato alla lista); mettere una X sulla lista e scrivere il cognome del candidato Consigliere che si preferisce. Ammesso il voto disgiunto: significa che l’elettore può barrare il nome del candidato Sindaco che preferisce e mettere una X anche su una lista che appoggia un candidato diverso. Nei Comuni con oltre i 15 mila abitanti si può anche assegnare la doppia preferenza di genere: basta scrivere i cognomi dei due candidati di sesso diverso appartenenti alla stessa lista. Nei Comuni con oltre i 15 mila abitanti si può anche assegnare la doppia preferenza di genere: basta scrivere i cognomi dei due candidati di sesso diverso appartenenti alla stessa lista.

Le elezioni amministrative per l’elezione del Sindaco e, contestualmente, del Consiglio comunale, nei Comuni con più di 15.000 abitanti avvengono a maggioranza assoluta dei voti validi, ovvero il 50% + 1.

Se nessun candidato Sindaco raggiunge la maggioranza assoluta dei voti, viene indetto il ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto più voti al primo turno. In caso di parità, viene eletto Sindaco il candidato che ha conseguito la maggiore cifra elettorale complessiva. Se anche la cifra elettorale risulta essere la stessa, viene eletto il candidato più anziano di età.

Le liste o il gruppo di liste collegate al Sindaco eletto, se non hanno conseguito il 60% dei seggi del consiglio in primo turno ma hanno ottenuto il 40% dei voti validi, ottengono il 60% dei seggi, a meno che nessun’altra lista o gruppo di liste collegate abbiano superato il 50% dei voti validi. I seggi rimanenti vengono assegnati con il metodo proporzionale.

Nella distribuzione dei seggi non sono ammesse le liste e i gruppi di liste che hanno ottenuto meno del 3% dei voti validi in prima turnazione e che non appartengono a nessun gruppo di liste che ha superato questa soglia di sbarramento.

Elezioni Amministrative Comuni fino ai 15mila abitanti – Le elezioni amministrative 2019 per l’elezione del Sindaco e, contestualmente, del Consiglio comunale nei Comuni fino a 15.000 abitanti avvengono con il sistema maggioritario. Ciascun candidato Sindaco è collegato ad una lista di candidati alla carica di Consigliere comunale, comprendente un numero di candidati non superiore al numero dei consiglieri da eleggere e non inferiore ai tre quarti. Nelle liste dei candidati deve essere assicurata la rappresentanza di entrambi i sessi. Dopo la votazione, viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità, viene indetto il ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto più voti pur non raggiungendo la maggioranza. La lista collegata al candidato Sindaco vincente ottiene due terzi dei seggi assegnati al Consiglio comunale. Se era stata ammessa e votata una singola lista verranno eletti tutti i candidati presenti nella lista ma solo se hanno ottenuto il 50% dei voti validi ed il numero dei votanti non sia stato inferiore al 50% degli elettori totali.

Redazione

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