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Comune Campobasso, ad agosto oltre 70mila euro in più per le indennità della Giunta Gravina. Silenzio assordante sulla restituzione di parte dei compensi

Cade anche l’ultima stella: quella dei costi della politica. Quella della restituzione di una parte dei compensi. Quella che tanto aveva fatto breccia nel cuore degli elettori segnando il cappotto alle Politiche del 2018 e al ballottaggio alle amministrative del Comune di Campobasso nel 2019.

77.644,66: è questa la somma precisa dei fondi statali che servirà per la liquidazione delle indennità del sindaco e degli assessori di Palazzo San Giorgio per il mese di agosto e per tutti gli arretrati da gennaio a luglio 2022.

Lo prevede la determina numero 2778 del 19 agosto 2022 a firma del dirigente Nicola Sardella. Un passaggio obbligato dopo che il Consiglio comunale lo scorso mese di luglio ha di fatto ratificato la norma stabilita dal Governo, attraverso la Legge di Bilancio 2022 che prevedeva l’aumento delle indennità per gli amministratori comunali.

In pratica il Governo ha dato facoltà ai primi cittadini del Paese di aumentare lo stipendio per sé stessi, per le Giunte e per i Presidenti del Consiglio, mettendo a disposizione un fondo speciale per i Comuni e grazie al quale oggi il sindaco di Campobasso può passare da un compenso di oltre 4mila euro a più di 7mila euro.

Un provvedimento a cui la Giunta Gravina non si è di fatto opposta, appellandosi alla trasparenza del metodo utilizzato.

Quando nello scorso mese di luglio l’aumento delle indennità è stato votato dall’Aula di Palazzo San Giorgio, tra lo sdegno del centrosinistra per anni vittima di quel meccanismo dei conti della serva che i pentastellati mettevano al primo posto durate gli anni della dura contestazione all’amministrazione Battista, l’attuale sindaco Gravina si è appellato infatti esclusivamente alla trasparenza del metodo utilizzato.

“L’aumento delle indennità sarebbe potuta essere realizzata semplicemente attraverso un provvedimento del dirigente, mentre abbiamo deciso di far passare la decisione per il voto del Consiglio”, le parole del sindaco pentastellato in quell’occasione, conscio di avere in Aula una maggioranza numericamente superiore. Nessun rischio, dunque, che qualcuno dei suoi, i semplici, silenziosi e sconosciuti consiglieri comunali si sarebbero potuti opporre.

Poi ovviamente, sempre da parte del sindaco, la sottolineatura per l’aver utilizzato la strada della forma politicamente corretta che ne avrebbe legittimato il contenuto. A Campobassoancora le parole del primo cittadino – abbiamo deciso che gli aumenti dovessero essere applicati soltanto quando le somme trasferite dallo Stato fossero accreditabili, senza quindi anticipare alcuna cifra a carico del bilancio del Comune”.

Silenzio assordate, invece, sulla restituzione di una parte dei compensi, lievitati a oltre 7mila euro netti al mese per il primo cittadino, a 4mila 600 euro per il vice sindaco, e i circa 4mila euro per alcuni assessori che non risultano lavoratori dipendenti, così come si evince dalla colonna verde nell’immagine sotto riportata.

In fondo la campagna elettorale – almeno quella per la amministrative – è conclusa e anche l’ultima stella, miraggio degli elettori, sembra essere ormai definitivamente scomparsa.

 

 

 

 

 

Redazione

CBlive

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