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Elezioni regionali Campania, il centrodestra si affida all’avvocato molisano Giacomo Papa. Il legale è pronto per discutere il ricorso al Tar: “Liste presentate in maniera irregolare”

L'avvocato Giacomo Papa
L’avvocato Giacomo Papa

GIULIANA IANNETTA

Il destino del governo regionale campano non dipenderà soltanto dagli sviluppi della vicenda giudiziaria del presidente della Giunta, Vincenzo De Luca, sull’applicazione della legge Severino, ma giovedì 5 novembre 2015 l’avvocato bojanese Giacomo Papa sarà al Tar Campania per discutere un altro giudizio pendente sull’esito del risultato elettorale del 31 maggio 2015.

Il legale molisano, infatti, ha curato un ricorso del centrodestra campano, che mira all’annullamento delle consultazioni che premiarono l’ex sindaco di Salerno, esponente del Partito Democratico.

L’incarico allo Studio “Giallonardi Papa” è stato affidato da alcuni candidati consiglieri regionali del centrodestra e, tra questi, da Severino Nappi, ex assessore al lavoro nella precedente legislatura guidata dal campobassano di nascita, Stefano Caldoro, e oggi responsabile nazionale del Dipartimento delle politiche del lavoro di Forza Italia, e da Pietro Foglia, già presidente del Consiglio regionale.

Nel ricorso depositato dall’avvocato Giacomo Papa sono state dedotte numerose irregolarità relative alla fase di presentazione delle candidature sia del governatore De Luca che di molte liste a lui collegate. Non esulerebbe da tali irregolarità anche il PD, partito di governo e nelle cui fila è iscritto l’attuale Presidente della Giunta regionale della Campania.

L’appuntamento per l’udienza di merito davanti ai giudici amministrativi, dunque, è tra tre giorni, ovvero giovedì 5.

Il pool del legale di Bojano, pronto per spiegare nell’aula di Piazza Municipio i motivi sui quali si fonda il suo ricorso, mostra cautela rispetto alla decisione del Tar.

“Spiegheremo ai giudici del Tribunale Amministrativo della Campania – ha affermato l’avvocato Giacomo Papail motivo per cui, secondo la nostra tesi, le elezioni regionali dello scorso 31 maggio 2015 sono da annullare. È venuto meno un principio cardine delle consultazioni ovvero quello della regolarità della presentazione delle liste. Sono le regole del gioco e, quindi, venute meno queste ultime, non c’è motivo che il tutto prosegua. La presentazione delle liste è un atto importante, perché è il primo atto delle elezioni, sul quale si fonda anche la trasparenza dell’intero procedimento elettorale. Il dato normativo non lascia molti margini di interpretazione anche se l’esperienza insegna che nei giudizi elettorali la giurisprudenza spesso si è pronunciata in modo contrastante”.

 

Redazione

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