Cultura

La Molisana, il miglior spaghetto con la più avanzata tecnologia. Un’oasi nel deserto sul territorio regionale con 150 milioni di fatturato e 250 dipendenti

GIULIANA IANNETTA

La Molisana ha inaugurato questa mattina, 9 aprile 2019, la GPL 180, nuova linea di essiccazione di pasta lunga. Presente nel noto pastificio molisano per dare il via alla prima installazione al mondo della nuova macchina, l’ingegner Enrico Fava, presidente della omonima casa costruttrice fondata nel 1937 a Cento,  in provincia di Ferrara, specializzata nella progettazione, realizzazione e commercializzazione di impianti completi per la produzione di paste alimentari.

“Una nuova macchina con una tecnologia all’avanguardia, che essicca la pasta in metà tempo rispetto al processo tradizionale, restituendo un prodotto di migliore qualità, più resistente in cottura, più tenace ed elastico – ha commentato FavaSapere che l’azienda pastaia di Campobasso abbia scelto questa nuova linea è per me motivo di grande orgoglio. Dalla prima presentazione, alle prove comparative di laboratorio fino allo studio di fattibilità: tutto è stato vissuto in un clima di crescente entusiasmo”.

Un altro importante tassello, dunque, è stato aggiunto per la crescita e il consolidamento della importante azienda campobassana che, con un incremento delle vendite del 30% nel primo trimestre dell’anno, è oggi al quarto posto in Italia nel segmento della pasta secca, restando co-leader nel comparto dell’integrale e leader di mercato nella categoria della semola rimacinata di grano duro, e garantisce lavoro a 250 persone, di cui sei assunte proprio in seguito all’acquisto del nuovo macchinario.

“Siamo estremamente soddisfatti degli ultimi dati – ha affermato l’amministratore delegato Giuseppe Ferro e nel 2019 stimiamo di arrivare ad un fatturato di 150 milioni di euro. Il nostro obiettivo è realizzare il miglior spaghetto di sempre, utilizzando la migliore tecnologia al mondo”.

La Molisana, dunque, continua ad investire in tecnologia avanzata e materia prima, ma anche in persone competenti e dedite al proprio lavoro. L’azienda, pur se con molte difficoltà dovute soprattutto alle carenze infrastrutturali, conferma la propria scelta di investire in un territorio che offre risorse naturali uniche nel loro genere, pur volgendo il proprio sguardo a numerosi paesi del mondo.

“Oggi La Molisana – ha sottolineato l’amministratore delegatoutilizza solo grano 100% italiano, il made in Italy supera le crisi e cresce nel mondo. Il 35% del fatturato viene dalla vendita dei nostri prodotti all’estero. Esportiamo in 80 Paesi tra cui Canada, Giappone, Brasile, Stati Uniti, Nuova Zelanda oltre che in Europa”.

Il noto pastificio, infatti, ha ricevuto ben tre premi nell’ultimo mese: il Premio Leonardo Qualità Italia, ritirato da Giuseppe, Flavio e Rossella Ferro a Palazzo Barberini a Roma lo scorso 20 marzo, la Certificazione Zero Truffe e la Migliore semola per pizza, consegnate direttamente alla proprietà il 3 aprile scorso dalla rivista Il Salvagente.

 

Redazione

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