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Ancient Souls e Cheryl Nickerson: il messaggio di pace e speranza parte dal cuore del centro storico. Successo per il concerto a San Leonardo

Applausi scroscianti per il concerto del coro gospel and spiritual song ‘Ancient Souls’. La chiesa di San Leonardo, a Campobasso, diviene a un tratto troppo piccola per accogliere tutti coloro che avrebbero voluto partecipare a un momento di condivisione che ha unito musica, arte, fede e solidarietà.

Un’iniziativa fortemente voluta dalle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani – Acli del Molise, in collaborazione con la parrocchia e don Luigi Di Nardo.

Nel cuore del centro storico di Campobasso, dove nei giorni di Natale, ignoti avevano saccheggiato il presepe allestito dinanzi l’antica chiesa, con il linguaggio della musica che ha invocato un mondo fatto di gioia e pace per tutti, a germogliare è stato il messaggio della speranza.

Così come ha ricordato il parroco che, a quel gesto vandalico, ha voluto rispondere risistemando una nuova statua del Gesù Bambino. “Questa è la casa di tutti e mi piacerebbe che lo fosse anche il centro storico”, ha detto don Luigi Di Nardo, il quale ha poi evidenziato come “attraverso la musica, l’idea del bene che trionfa sul male, arrivi in maniera diretta al cuore di ognuno di noi”.

Dello stesso parere anche l’arcivescovo di Campobasso-Bojano, Giancarlo Bregantini, che ha voluto focalizzare l’attenzione su un’iniziativa “non solo di natura religiosa, ma sociale e culturale”.
“Ripartiamo dai borghi, ripartiamo dal centro delle nostre periferie, luoghi di arte, di cultura, di storia. Luoghi di persone coraggiose che sanno amare e sanno accogliere l’altro. Questa sera è bello vedere una tradizione che si ‘innova’ per parlare un linguaggio universale che ci emoziona, offrendoci un segno tangibile della presenza di Dio”, ha detto il metropolita.

E proprio questo è ciò che è accaduto durante l’esibizione del coro. A testimoniarlo sono state le tante mani che hanno tenuto il tempo della musica. Sono stati gli occhi e i sorrisi colmi di emozioni che hanno accompagnato la meravigliosa esibizione della Special Guest Cheryl Nickerson. Non solo un ospite speciale, ma una vera e propria “ambasciatrice di pace”.

La cantante, già vocalist di artisti del calibro di Ray Charles, Amy Stewart, Ramazzotti e Zucchero, con la sua grinta, la sua simpatia e la sua voglia di vivere ha coinvolto tutti i presenti. Davvero impossibile, quindi, non lasciarsi andare a intonare, tutti insieme, i versi di un’emozionante Oh Happy Day.

Ma la voce di Cheryl ha saputo anche commuovere durante quel viaggio nel tempo, compiuto all’insegna delle note di Silent Night, l’antico brano composto 200 anni fa e dichiarato Patrimonio dei beni immateriali dell’Unesco.

Tutti i componenti del coro, magistralmente diretto da Rita D’Addona, con Antonello Rapuano al pianoforte, Peppe Timbro al basso e la voce di Nico Cosco, hanno così saputo donare un momento di elevata sensibilità artistica.
“Il mio grazie – sono state le parole della D’Addona – va al pubblico di Campobasso che ha partecipato numeroso. Il mio pensiero è poi, ovviamente, rivolto anche a tutti coloro che non sono riusciti ad entrare e che avrebbero voluto apprezzare le calde sonorità del nostro gruppo vocale e strumentale”.

Un’esperienza ultraventennale quella del coro ‘Ancient Souls’, nato nel 1995 proprio dall’intuizione della direttrice Rita D’Addona.

In tutti questi anni la formazione, che all’attivo ha oltre 600 concerti, ha partecipato a importanti manifestazioni, esibendosi nelle più belle e più importanti città italiane: da Verona, Milano, Parma, Monza e Roma, avendo inoltre la possibilità di cantare per Papa Giovanni Paolo II.

Lo scorso sabato, 29 dicembre, il coro per la prima volta durante il 2018 ha tenuto un concerto nel capoluogo molisano. È avvenuto solo qualche giorno dopo il grande successo collezionato a Termoli, dove ha cantato nella chiesa di San Timoteo.

Per gli ‘Anciet Souls’, però, gli appuntamenti non finiscono qui: il prossimo 2 gennaio sarà la volta di Capracotta, dove il concerto è in programma nella chiesa madre del paese.

Giuseppe Moffa

Redazione

CBlive

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