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Biblioteca Albino: prima della riapertura la struttura dovrà essere messa in sicurezza. La città di Campobasso resta priva del suo presidio culturale

L’obiettivo è garantirne presto la riapertura, ma se ciò accadrà è presto per dirlo. Parliamo della Biblioteca Albino, il presidio culturale di cui la città di Campobasso da due anni ha dovuto fare a meno.

Le recenti criticità emerse sulla struttura, un tempo di proprietà della Provincia e poi passata al Ministero dei Beni Culturali, sono venute a galla nella risposta fatta dal sottosegretario Gianluca Vacca all’interrogazione della parlamentare molisana dei Cinque Stelle, Rosalba Testamento.

“Il rappresentante del Governo – ha detto la Testamento  – ha precisato che i tempi di riapertura della Biblioteca si sono allungati a causa della necessità di adeguare e mettere in sicurezza l’edificio, anche rispetto alla normativa antincendio, e ha inoltre garantito che, diversamente da quanto avvenuto in passato, l’attenzione del Ministero sulla Biblioteca è molto alta perché l’obiettivo è la  sua riapertura nel più breve tempo possibile”.

Intanto, il direttore del Polo Museale del Molise al Mibact ha chiesto la convocazione di un incontro per definire, da un punto di vista amministrativo, la questione e soprattuto procedere alla programmazione di un’adeguata gestione e al restauro del patrimonio librario.

A lanciare l’appello per la Biblioteca, durante la scorsa estate, era stato il sindaco Battista che pure aveva scritto una missiva indirizzata al Ministero.

Lo stesso Consiglio di Palazzo San Giorgio, nel mese di giugno, aveva approvato una mozione che impegnava il primo cittadino a farsi interprete del bisogno urgente relativo alla riapertura della struttura.

Tuttavia, ora a complicare una burocrazia, già di per sé così lenta, sono le norme relative alla sicurezza che sembrano mettere a rischio la stessa riapertura della Biblioteca.

Redazione

CBlive

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