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S.P. 159, alcuni chiarimenti della Provincia di Campobasso dopo la nota del sindaco di Bonefro

La Provincia di Campobasso ha appreso dagli organi di stampa, in merito alla situazione della S.P. 159, Viadotto Bovara, come il Comune di Bonefro abbia richiesto alla Regione Molise un parere idrogeologico (R.D. 1126/26) per la sistemazione di una “frana”. E’ quanto si legge in una nota stampa.

Siamo certi – prosegue il comunicato stampa di Palazzo Magno – che chi dovrà rilasciare il suddetto parere potrà constatare, attraverso gli elaborati progettuali, che si tratta di lavori di ‘Messa in Sicurezza della S.P. 159 […]’, ossia di una ricostruzione dei muri andatori che sorreggono il rilevato artificiale stradale, posti prima del viadotto, con il relativo riconsolidamento del rilevato artificiale stradale.

In pratica, si interviene sul rifacimento di quanto già esistente (nulla a che vedere con un fronte di frana, poiché se così fosse non sarebbe la Provincia ente preposto alla sistemazione di versanti).

In considerazione dei fatti sopra esposti e, tralasciando le accuse di negligenza, inadempienze e omissioni, manifestate nei confronti dei professionisti della Provincia di Campobasso, che si sono adoperati relativamente al progetto in questione, sarebbe opportuno evidenziare che quando si annuncia di aver chiesto un parere, al pari di quando si danno facili giudizi, bisognerebbe, per buona prassi, informare l’ente proponente ed esaminare preliminarmente il contenuto dei progetti presentati e accertarsi che tutta la documentazione sia stata inviata correttamente.

La Provincia di Campobasso, informa la collettività, che questa mattina, lunedì 8 marzo 2021, sia pur non avrebbe dovuto, per una questione di trasparenza e per accelerare l’iter burocratico, ha interloquito con la Regione Molise (chiarendo i lavori da eseguirsi), da cui sono state ricevute le dovute rassicurazioni in ordine ad una rapida definizione del procedimento.

Si resta a disposizione – concludono dall’ente provinciale di Campobasso – per trattare i fatti in questione nelle sedi più opportune, ribadendo come l’unico fine dell’ente di Palazzo Magno sia quello di cantierare le opere di interesse collettivo.

Redazione

CBlive

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