Politica

Bagarre Tramontano-Martone: tra i due litiganti la Romagnuolo stoppa le polemiche. “Nella Lega contano i ruoli. Chi sta con noi non potrà cambiare casacca”

“Adesso basta con le polemiche, la Lega ha bisogno di tranquillità e di serenità”. Esordisce così la consigliera regionale Aida Romagnuolo dopo una serie di polemiche e di botta e risposta avvenute tra il consigliere comunale di Campobasso, Alberto Tramontano e il coordinatore Sergio Martone. L’occasione, per l’esponente di Palazzo D’Aimmo, diventa quella giusta anche per chiarire una serie di aspetti, messi tra l’altro in discussione dalle parole di altri altri rappresentanti del partito, così come far luce sui rapporti con gli altri rogani della Lega, anche a seguito della nomina di Mazzuto tra le fila dell’esecutivo Toma.

“Non ne avevo proprio l’intenzione ma”, per la Romagnuolo diventa ora necessario esprimersi “per chiudere definitivamente ogni polemica di bottega, che nulla ha a che vedere con il nostro partito. Nessuno di questi avventurieri, – precisa – potrà mai impadronirsi della Lega e questo, non sarà consentito soprattutto a chi è approdato solo ieri nel partito. Il nostro capoluogo regionale è di tutti e mai potrà appartenere a gruppi di interessi particolari”.

La Romagnuolo si sofferma poi su come la scelta del coordinamento provinciale della Lega abbia “scelto per anzianità e per militanza tra diversi militanti, Sergio Martone come coordinatore della Lega Campobasso”.

“Ora, – puntaulizza ancora – visto che Tramontano vuole polemizzare, voglio ricordargli che solo dopo la sua candidatura alla Regione nella nostra lista abbiamo appurato che lui, nella sua lunga militanza politica, si è candidato al comune nei DS, alla Provincia nell’Udeur, ed ancora al Comune con Democrazia Popolare, poi si è candidato nella lista dell’ex assessore Scasserra, poi è stato con l’ex sindaco di Campobasso Di Bartolomeo, poi ancora con l’ex Presidente della Provincia per poi approdare nell’ultimo gruppo creato al Comune di Campobasso. Insomma, tutti noi ignoravamo il suo passato politico. Quindi Tramontano che ha militato in tantissimi partiti, cosa dovrebbe contestare a Sergio Martone che è nuovo in politica, è un militante della prim’ora, un attivista che da anni ci segue anche nei gazebo? Ovvio – chiosa la consigliera regionale – che Tramontano non sappia chi è Martone dal momento che lui fino al 20 marzo scorso, non militava nella Lega.

“Confermo, – dice ancora la Romagnuolo – che prima della nomina di Martone come coordinatore della Lega Campobasso, ho comunicato all’assessore Mazzuto la scelta scaturita sia per la lunghissima militanza di Martone nella Lega e sia, perchè votata all’unanimità in sede di coordinamento provinciale della Lega di Campobasso. Premetto, che anch’io meritavo e volevo essere assessore della Regione Molise essendo risultata la prima eletta della Lega alla Regione, eppure, ho dovuto rinunciare a favore di Mazzuto senza nessuna vena polemica da parte mia. Ho sentito Matteo Salvini e ho rispettato la scelta senza stracciarmi i vestiti, tant’è che oggi come da sempre, vado d’accordo con Mazzuto per gli interessi del molisani e della Lega.

Nella Lega contano i ruoli e l’anzianità di militanza. Tramontano, si è avvicinato alla Lega da un paio di mesi e cioè dal giorno prima che si candidasse nella nostra lista alla Regione tra l’altro superato anche dal triventino Ciccarella. Martone sappiamo bene chi è, lo sappiamo eccome, lo sa benissimo anche il coordinatore regionale Luigi Mazzuto, è un imprenditore, una persona nuova che farà per il bene del capoluogo regionale, della Lega e di Matteo Salvini, milita nella Lega da anni. A Campobasso, c’è spazio per tutti e tutti potranno contribuire per la crescita del nostro partito, nessuno verrà escluso e tutti potranno dare il loro contributo. Il rinnovamento della politica sarà totale. Nella Lega molisana abbiamo tantissimi consiglieri comunali come Tramontano, molti assessori e già alcuni sindaci. Se oggi la Lega nel Molise ha raggiunto risultati e traguardi straordinari fino a qualche anno fa inimmaginabile, questo è avvenuto perchè prima di tutto e di tutti c’è il partito, c’è una squadra, c’è umiltà e tanto lavoro. Come partito, all’interno della Lega c’è una gerarchia alla quale tutti, indistintamente dobbiamo attenerci. Le nomine, in questa fase di transizione, avvengono esclusivamente dal Coordinatore Regionale Luigi Mazzuto e dai Coordinatori Provinciali Luigi Petroni per Isernia e la sottoscritta per Campobasso. E a questo punto, non ho capito il problema dove sta. Il caro amico Luigi Petroni a Isernia e Romagnuolo a Campobasso, hanno nominato i loro rispettivi coordinamenti provinciali. Poi Petroni ha nominato il coordinatore di Isernia nella persona della mia cara collega Filomena Calenda che a sua volta, ha nominato autonomamente e nella piena autonomia i componenti del suo coordinamento cittadino, altrettanto ho fatto io nelle mie prerogative di nominare il coordinatore di Campobasso nella persona di Sergio Martone che a sua volta ha nominato i componenti del coordinamento cittadino. Il rispetto e l’autonomia dei ruoli nella Lega è fondamentale. Io sono stata candidata alla Camera dei deputati sia nel maggioritario che nel proporzionale, ci ho messo la faccia, tempo, salute, soldi, passione, tenacia, temperamento, ho promosso la Lega, abbiamo avuto con Mazzuto un ottimo risultato. Non ho avuto nulla”.

“Voglio infine ricordare – chiude la Romagnuolo – che ormai le intenzioni del consigliere comunale sono chiare, ma non riuscirà a fare come ha sempre fatto nelle formazioni politiche alla quale ha sempre brevemente militato, per poi cambiare subito casacca. Nella Lega questo gli sarà impossibile, glielo impediremo, vigileremo, perchè questo è un partito di persone serie. Ovviamente, porte chiuse a tutti, o quasi a tutti”.

Redazione

CBlive

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