Politica

Trivento, 400 mila euro per una bonifica inesistente della discarica abusiva

discaricaMARIA CRISTINA GIOVANNITTI

Siamo nell’ anno 2000 quando la discarica di località Macchia Laccavone, nel comune di Trivento, viene dismessa. È l’ennesima discarica abusiva della regione ed in quanto tale, non conoscendo la natura dei suoi smaltimenti, necessita di bonifica.

Sulla sua testa pende, come la spada di Damocle, la sanzione della Corte di Giustizia Europea che ha tirato le orecchie alla discarica molisana con ben due sentenze. La prima nel 2007 quando l’Europa evidenzia l’illegalità della discarica di Trivento: “Non aveva adottato tutti i provvedimenti necessari per assicurare che i rifiuti fossero recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza uso di procedimenti che avrebbero potuto recare pregiudizio all’ambiente, e per vietare l’abbandono, lo scarico e lo smaltimento incontrollato dei rifiuti”. Non curanti della prima sentenza, nel 2014 ne arriva un’altra con condanna per non aver rispettato quanto detto sette anni prima: “per inadempienza in materia di rifiuti, rifiuti pericolosi e discariche. Non avendo adottato tutte le misure necessarie per conformarsi l’Italia deve versare oltre a una somma forfettaria di 40 milioni di euro, anche una penalità di 42.800.000 euro per ogni semestre di ritardo nell’attuazione delle misure necessarie e fino al momento in cui avrà dato piena esecuzione alla sentenza del 2007”.

L’iter burocratico negli uffici regionali parte nel 2007, dopo che il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, con decreto n.262/2004, autorizzò in favore della Regione Molise un impegno di 2.400.000,00 euro, occorrente “per l’attuazione del 9° programma stralcio di interventi urgenti per la riduzione del rischio idrogeologico nel territorio del Comune di Trivento.”

Il Servizio regionale Difesa del suolo infatti, nel luglio 2007, poco dopo la prima sentenza della Corte europea, impegnò, coi soldi del Ministero relativi esclusivamente al dissesto, una somma di 400 mila euro a favore del Comune di Trivento, per l’esecuzione dei “Lavori di realizzazione di opere idrauliche forestali e bonifica della discarica dismessa in località Macchia Laccavone”. In realtà, però, questa bonifica è rimasta solo sulla carta.

Dopo cinque anni il Comune di Trivento ha ricevuto un finanziamento pari a 400 mila euro, somma poi ridimensionata a 295.560 euro ed alla fine liquidata in due rate di acconto, una del dicembre 2014 pari a 40 mila euro ed una di 201.917 euro di febbraio 2015. I termini per attuare la bonifica dovevano essere i 18 mesi seppur sono seguite ben tre proroghe semestrali che alla fine portano la scadenza a giugno 2015.

Intanto l’iter è lento e macchinoso, la discarica ancora giace senza bonifica nonostante il finanziamento ed a peggiorare il tutto è il dissesto idrogeologico che può avere ripercussioni sulla Strada Statale 15 e sulle case che circondano l’area.

A porre di nuovo sotto la lente d’ingrandimento il caso di questa discarica, è stato il Movimento 5 Stelle che ha presentato un’interrogazione regionale in cui si chiede chiarezza sulla bonifica ancora non effettuata, su una perizia dell’Arpa Molise per capire la natura dei rifiuti sversati lì e soprattutto su come fronteggiare l’emergenza dissesto che peggiora il già evidente disastro ambientale.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button