Politica

L’Acem sfiducia l’Agenzia di Protezione Civile e chiede che ritorni nell’ambito dell’assessorato ai Lavori Pubblici. Di Niro: “C’è stato un fallimento politico del progetto e noi abbiamo bisogno di certezze”

Al centro il presidente dell'Acem, Corrado Di Niro
Al centro il presidente dell’Acem, Corrado Di Niro

L’Acem sfiducia il consigliere Salvatore Ciocca, delegato all’Agenzia Regionale di Protezione Civile: è stato il messaggio che l’Associazione Costruttori Edili del Molise ha lanciato nel corso di una conferenza stampa, che ha fatto seguito a un’infuocata assemblea.

Due le richieste che l’Acem farà pervenire al Governatore Paolo di Laura Frattura: l’abrogazione della legge istitutiva dell’Agenzia regionale di Protezione Civile e uno snellimento delle procedure sul pagamento alle imprese collegate alla ricostruzione.

“Il progetto Agenzia Regionale di Protezione Civile è fallito – ha dichiarato il presidente dell’Acem, Corrado Di Niro –. Chiederemo al Presidente Frattura che la Regione Molise si faccia carico, come avviene in tutte le regioni d’Italia, della Protezione Civile per messo dell’assessorato ai Lavori Pubblici. Solo in questo modo c’è un contatto diretto tra la struttura e le imprese, senza interlocutori intermedi. Abbiamo notato il fallimento politico-amministrativo, perché non c’è stato confronto né chiarezza. I numeri, sinora, sono stati snocciolati senza cognizione di causa. È vero che alcune pratiche sono state pagate, ma a rilento. Noi imprenditori abbiamo, però, bisogno di scadenze ben precise, perché abbiamo degli impegni da rispettare nei confronti dei dipendenti e dei fornitori”.

Il 2018 è la scadenza per la conclusione dei lavori di ricostruzione. A che punto sono i lavori? “La ricostruzione non è completata, stando ad appena al 30%. La nostra preoccupazione è che molti comuni ci chiedono di ricominciare i lavori, ma noi non possiamo più andare oltre, perché non siamo più nelle condizioni di anticipare i capitali”.

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