Politica

Regionali 2018, sei movimenti si riuniscono nella Confederazione civica. Ecco le caratteristiche di un candidato ancora senza nome

(da destra) Romano, Tedeschi, D'Ambrosio, Presutti, BaroneSei movimenti civici del Molise si uniscono in confederazione in vista delle prossime regionali. Il documento è stato siglato a Campobasso dai rappresentanti di Creare Futuro, Uniti per la Costituzione, Alleanza civica Molise, Coscienza Civica, Molise Nostro e Libera Termoli che si sono appunto raggruppati nella Confederazione Civica.

Sul nome del candidato presidente, però, la strada sembra essere tutta in salita. Per il momento, infatti, sono state solo elencate le caratteristiche che, chi scenderà in campo, dovrà possedere per la corsa allo scranno più alto di via IV Novembre. Per prima cosa, come hanno ribadito Massimo Romano e Antonio Tedeschi dovrà essere una persona “seria, competente e senza alcun conflitto d’interessi”. “Stiamo cercando – le parole del leader di Creare Futuro – un candidato presidente credibile. Non vogliamo nomi usati, complici del declino del Molise”.

E se sul nome l’indicazione sembra essere ancora lontana, ciò su cui la Confederazione preme è il metodo di scelta, ovvero quello della condivisione e della partecipazione di tutti.

“Siamo dell’opinione che un’inversione di rotta non avviene con un nome perché, com’è già successo in passato, quando ci si aggrega attorno a una persona, si perde di vista l’interesse generale. Ecco perché – ha spiegato Antonio D’Ambrosio vogliamo riproporre una metodologia che abbia i caratteri di partecipazione e democrazia. Organizzeremo perciò incontri sul territorio, in cui ascolteremo le opinioni dei cittadini per quanto riguarda il candidato o i candidati in Consiglio regionale. Siamo disponibili ad aperture di alleanze, attraverso un progetto politico serio e non temporaneo, utilizzando gli strumenti della democrazia, sempre considerando che la partecipazione dei cittadini alla vita politica resti fondamentale per le nostre scelte future”.

Insomma, una prospettiva che, almeno a parole, sembra essere molto vicina a quella dell’Ulivo 2.0, mentre sul nome, dalle indicazioni verrebbe da pensare al giudice Enzo Di Giacomo, sul quale da tempo stanno puntando diverse anime del centrodestra e non, nonostante lo stesso, agli inizi di novembre, abbia già fatto sapere la sua intenzione di non voler scendere in politica.

Ma la domanda al momento, seppur a pochissima distanza dalle regionali, per la confederazione, così come sottolineato da Giampaolo Presutti, rappresentante del movimento MoliseNostro, non deve essere “con chi stiamo” ma “chi sta con noi”. Un liet motiv oramai già sentito che torna uguale a quello di Democratic@, altro gruppo civico rientrato tra le fila dell’Ulivo 2.0.

Accantonati nomi e alleanze si parte necessariamente dal dibattito democratico e dai temi della campagna elettorale. In primis la gestione della cosa pubblica. C’è poi il lavoro, così come la rivalorizzazione, in chiave turistica, del patrimonio storico-naturalistico del Molise. Tutti aspetti sui quali si è soffermato Michele Barone di Uniti per la Costituzione.

Rinnovamento è poi l’altra parola chiave più volte ripetuta nel corso dell’incontro dal sindaco di Coscienza Civica, Giacomo Lombardi.

Lontani da Frattura e vicino ad ancora non si sa bene chi, l’obiettivo resta però sempre quello di vincere le elezioni. “Un risultato che è possibile raggiungere – ha spiegato Massimo Romano – solo con una proposta vincente, essenziale per marcare una distanza netta rispetto alla situazione attuale che ci vede delusi dalle aspettative che c’erano inizialmente. Il programma non può che essere la Costituzione e la sua attuazione, calpestata in questi ultimi anni sia a livello parlamentare che regionale: il contributo della Confederazione civica sarà perciò – ha concluso Romano –  proprio quello di essere garante, insieme ai cittadini, del rispetto dei valori e dei principi della nostra Costituzione. Che sia l’inizio di un percorso vittorioso”.


Redazione

CBlive

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