Servizio mensa al Responsible, i sindacati: “Scelte sbagliate, famiglie lasciate senza lavoro”

Le organizzazioni sindacali Filcams CGIL Molise, Fisascat CISL Abruzzo Molise e UILTuCS Molise hanno diffuso una dura replica alla nota del Responsible Research Hospital del 2 settembre 2025, in merito alla vicenda legata ai servizi di ristorazione.
Nella loro risposta, le sigle sindacali si dichiarano “basite” per il contenuto della comunicazione aziendale, che a loro giudizio dimostrerebbe un “atteggiamento di noncurante indifferenza verso i collaboratori, seppur non direttamente dipendenti, che ha portato al licenziamento di ben 17 persone, anzi 16”.
I sindacati sottolineano che, secondo le informazioni in loro possesso, una delle persone coinvolte sarebbe stata assunta direttamente da Responsible, pur essendoci già all’interno della struttura figure con la stessa competenza, ipotizzando così una “forte discriminazione” nei confronti degli altri 16 lavoratori rimasti senza occupazione.
Le OO.SS. riconoscono che gli addetti ai servizi di ristorazione non sono stati formalmente licenziati da Responsible, ma accusano l’azienda di non aver creato le condizioni necessarie per consentire l’avvio di una procedura di cambio d’appalto che, nel rispetto delle clausole sociali, avrebbe potuto garantire la continuità occupazionale. Contestano inoltre che, nella PEC del 25 agosto, la stessa azienda aveva parlato di “esigenza di individuare nuovi appaltatori”, per poi, all’ultimo momento, “in maniera meschina”, decidere di acquistare i pasti da un fornitore esterno senza chiedere il riassorbimento dei lavoratori storici.
I sindacati evidenziano anche che la società che gestiva i servizi di ristorazione e pulizie avrebbe abbandonato l’appalto a causa dei ritardati pagamenti da parte dell’ospedale, e che senza questa criticità avrebbe potuto continuare a garantire il servizio fino alla naturale scadenza del contratto.
Nella loro nota, le OO.SS. ricordano di aver lanciato l’allarme nei mesi precedenti al 31 agosto, “proprio per evitare il disastro che unilateralmente voi avete creato”, e sottolineano che per il servizio di pulizie è stato possibile salvaguardare il 100% dei posti di lavoro solo grazie al loro intervento e alla disponibilità dell’azienda subentrante, “circostanza che doveva verificarsi anche per il servizio di ristorazione”.
Le sigle sindacali contestano inoltre la posizione dell’ospedale, sostenendo che i 16 lavoratori coinvolti “hanno operato all’interno e per la vostra struttura” e che pertanto “hanno lo stesso diritto dei dipendenti Responsible di conservare l’occupazione”, ricordando che molti di loro prestano servizio sin dall’apertura dell’ex Cattolica.
Sostengono che l’azienda avrebbe potuto individuare un nuovo appaltatore che garantisse sia l’occupazione sia gli standard qualitativi, oppure coinvolgere la stessa società subentrante nell’adeguamento dei locali, evitando così il ricorso a un servizio di pasti trasportati “che difficilmente può garantire un’ottimale qualità”.
I sindacati criticano infine la mancanza, nella nota di Responsible, di qualsiasi riferimento alle famiglie dei lavoratori rimasti senza impiego e affermano di “non riconoscere alcuna etica” nelle parole dell’azienda. Per queste ragioni, le OO.SS. chiedono con forza alla Direzione aziendale di “procedere immediatamente a porre in essere atti volti a rimediare a questa barbara vicenda” e a “contribuire a ridare l’occupazione a tutte le 16 persone che l’hanno brutalmente persa”.
In caso contrario, annunciano che “il presidio permanente dei lavoratori e delle OO.SS. nei pressi della struttura continuerà ad oltranza”, così come tutte le azioni necessarie a tutela dell’occupazione, dei lavoratori e della qualità dei servizi offerti ai pazienti, al personale e all’utenza.















