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Serie D, in 48 ore tutte le verità: lupi vicini all’iscrizione, il Macchia non può trasferirsi fuori dalla provincia di Isernia. Per i pentri a rischio anche l’Eccellenza. Agnonese, ok l’azionariato popolare

Un'azione di Campobasso - Fermana
Un’azione di Campobasso – Fermana del campionato 2016/2017

GIUSEPPE FORMATO

I prossimi tre giorni saranno quelli più caldi, non solo per quel che riguarda le temperature, ma anche, e soprattutto, per il calcio molisano. Se nelle province limitrofe al Molise si festeggiano ben più importanti traguardi, dalle nostre latitudini ancora non è chiaro, a poco più di quarantotto ore dalla scadenza delle iscrizioni al campionato di serie D, il quadro delle partecipanti al massimo torneo dilettantistico.

Le attenzioni sono tutte focalizzate sulla situazione Campobasso. L’attesa dei tifosi rossoblù è relativa all’iscrizione al prossimo torneo di serie D, con la speranza della costruzione di una squadra che possa dare soddisfazione alla piazza.

Il presidente Giulio Perrucci ha già dichiarato che parlerà mercoledì 12 luglio 2017, dopo il termine ultimo relativo alla scadenza delle iscrizioni. Questo fa presagire spiragli positivi che il club rossoblù possa avere ancora un futuro.

Perrucci, già lo scorso 26 giugno, dopo il terzo tavolo tecnico con i rappresentanti istituzionali, aveva preannunciato che la dirigenza del Lupo stesse lavorando all’iscrizione.

Sembrerebbe che ammontino ad appena 34mila euro le vertenze con gli ex calciatori, un ostacolo non insormontabile, per garantirsi l’accesso al campionato di serie D. Gli altri debiti sarebbero quelli dell’erario e con i fornitori, con i primi che, spalmati, non precluderebbero la partecipazione al torneo di quarta serie.

Sembra che l’ufficializzazione (o meno) dell’iscrizione, la società possa darla appena dopo l’invio della documentazione e, soprattutto, del bonifico relativo alla tassa di ammissione, momento in cui dovrebbe tornare a parlare anche Giulio Perrucci.

La situazione più ingarbugliata è a Macchia d’Isernia, dove si starebbe provando a trasferire la squadra a Campobasso.

Il patron Mariani sarebbe in contatto con una cordata campobassana, che vorrebbe portare il titolo nel capoluogo, cambiare denominazione e colori sociali, per far rinascere i lupi. Sempre se la società Città di Campobasso non dovesse formalizzare l’iscrizione al campionato.

La cordata dovrebbe essere capeggiata dall’ex presidente del Campobasso, Adelmo Berardo, già numero uno del club dal 1996 al 2001, e dal medico Angelo Di Stefano.

Sembrerebbe che già ci siano le basi per partire, considerando che sarebbe già stato scelto l’allenatore, l’ex Termoli e Agnonese, Pino Di Meo, nell’ultima stagione al San Marino.

Questo progetto, però, andrebbe a cozzare con i regolamenti federali, considerando che i termini per gli spostamenti dei titoli, tra l’altro solo all’interno della stessa provincia, sono scaduti da un paio di settimane.

Il patron del Macchia, Mario Mariani, sarebbe già stato avvisato della federazione dell’impossibilità di qualsivoglia operazione volta a stravolgere denominazione, colori sociali e campo di gioco fuori dalla provincia di Isernia. Così come sembrerebbe che, in caso di rinuncia alla serie D, il Macchia non potrà prender parte al campionato di Eccellenza molisana: questo per non penalizzare quelle società che hanno diritto al ripescaggio (Gambatesa e Cliternina, ndr) nel massimo campionato regionale, avendo il Macchia d’Isernia liberato un posto per aver vinto il campionato.

Sembra, invece, che l’Olympia Agnonese abbia risolto i problemi relativi all’iscrizione al prossimo campionato, grazie alla sottoscrizione di un azionariato popolare, col quale sono stati raccolti i diciannovemila euro necessari per garantirsi la partecipazione al torneo, oltre alla garanzia fidejussioria.

Soltanto dopo il passaggio formale della partecipazione alla prossima serie D, per l’undicesimo anno consecutivo, si passerà alla costruzione di una squadra, verosimilmente, giovane.

Redazione

CBlive

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