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Lo Special Wolf, in occasione della festività di Sant’Antonio, torna a Santa Croce di Magliano con la presentazione del libro “Grazie per questo momento. La storia di Vincenzo Cosco”

La foto di gruppo con i relatori dopo la presentazione del libro
La foto di gruppo con i relatori dopo la presentazione del libro

FABIANA ABBAZIA

Commozione ed emozione: con questi sentimenti la comunità di Santa Croce di Magliano ha ricordato il suo illustre cittadino, Vincenzo Cosco, nella serata di sabato 11 giugno 2016.

L’auditorium del Liceo Scientifico “Raffaele Capriglione”, infatti, ha ospitato la presentazione del libro “Grazie per questo momento. La storia di Vincenzo Cosco”, scritto dal giornalista Giuseppe Formato, distribuito dalla Keplero Edizioni e con prefazione del giornalista Xavier Jacobelli, direttore editoriale di corrieredellosport.it.

La storia dello Special Wolf è stata accolta con entusiasmo dai cittadini di Santa Croce di Magliano, che hanno riempito l’auditorium della scuola in occasione dell’evento organizzato dal sindaco Donato D’Ambrosio e dall’assessore allo Sport e alla Cultura, Nicolangelo Licursi.

“È stata scelta una scuola – ha sottolineato il giovane primo cittadino santacroceseperché l’iniziativa legata alla biografia del nostro illustre cittadino, da quello che hanno spiegato i protagonisti, approderà negli istituti scolastici, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Neuromed e la Direzione Scolastica Regionale per il Molise. E ci è sembrato giusto scegliere come location, nella città del mister, proprio la scuola, luogo in cui chi sta lavorando a questa iniziativa insegnerà ai ragazzi la cultura della prevenzione in campo medico e scientifico. Il libro di Giuseppe Formato e l’intitolazione dello stadio sono iniziative che stanno contribuendo a rendere immortale mister Vincenzo Cosco e tutti noi siamo felici di rendere omaggio all’allenatore che ha rappresentato Santa Croce di Magliano e il Molise, per tanti anni, in lungo e in largo per l’Italia”.

Il tavolo dei relatori
Il tavolo dei relatori

“Il progetto ‘VinCo’ – le parole del presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupavuole essere di ampio respiro e ricordare la figura di Vincenzo Cosco con un messaggio di continuità. Oggi che siamo in una fase di razionalità, superando le emozioni che il ricordo di Vincenzo fa nascere in noi, vogliamo andare oltre i messaggi eclatanti e affrontare questo compito nel migliore dei modi. La Fondazione Neuromed porterà il progetto ‘VinCo’ in tutto il Molise, partendo da Santa Croce di Magliano. Così come Vincenzo Cosco in un momento particolare della sua vita ha pensato agli altri, noi dobbiamo pensare al futuro e ai nostri giovani elaborando insieme a loro la cultura della prevenzione. Partiremo da Santa Croce di Magliano, come detto, perché sentiamo di dover dare anche un doveroso messaggio di sensibilizzazione e di riconoscenza nei confronti di Vincenzo, proprio per il testamento morale che ci ha lasciato: progettare guardando al di là della nostra vita. Vincenzo ci è riuscito e noi continueremo sul suo solco”.

La proiezione di alcuni video di mister Cosco e la lettura di alcuni brani del libro da parte della giornalista della Rai, Pina Petta, che per un quarto di secolo è entrata nelle case dei molisani, hanno intervallato gli interventi dei relatori, i quali hanno ricordato la figura dello Special Wolf molisano, raccontandone aneddoti e storie di tutti i giorni.

L’assessore Nicolangelo Licursi ha ricordato la sua esperienza alla Turris, allorquando Vincenzo iniziò ad allenare, ottenendo immediatamente ottimi risultati. “Ho visto crescere Vincenzo come calciatore, allenatore e uomo – ha ricordato Licursi – e ogni volta che guardo dall’alto il campo sportivo di Santa Croce di Magliano, che da sabato 4 giugno 2016 porta il suo nome, rivedo la sua immagine, energica e determinata, correre in lungo e in largo per il campo. Sono certo che lui viva ancora in quel campo e non posso non sottolineare quanto sia bello vedere dall’alto impresso sopra la tribuna il suo nome”.

Stefano Maggiani, avvocato campobassano, ha ricordato il suo trascorso calcistico, che lo ha visto incrociarsi, giovanissimo, con quello di Cosco, definendo l’opera dell’allenatore “importante per fungere da sprone ed esempio per tutti i molisani. Vincenzo amava migliorarsi per raggiungere gli obiettivi più importanti – le parole del legale con la passione per il calcioed è quello che dovrebbero fare tutti i molisani, perché spesso ci piangiamo addosso senza far nulla per provare a emergere. La circostanza che Cosco sia riuscito a diventare qualcuno nel mondo del calcio, partendo da Santa Croce di Magliano, centro dell’entroterra molisano, vuol dire che, con l’impegno e la dedizione, tutti noi molisani possiamo ambire a uscire dai confini regionali per affermarci sul territorio nazionale”.

Il santacrocese Gianluigi Trasmundi ha ricordato l’entusiasmo di Cosco quando, nel 2013, gli chiese se l’allenatore volesse intraprendere un progetto con l’Inter Club di Santa Croce di Magliano, denominato “Giornata Nerazzurra”, un convegno dal tema sempre diverso, da svolgersi ogni anno l’11 luglio, data scelta proprio dallo Special Wolf, periodo immediatamente precedente ai ritiri estivi delle squadre di calcio.

L’autore del libro, Giuseppe Formato, ha parlato a lungo del suo amico Vincenzo Cosco, sottolineandone i pregi e, soprattutto, la tenacia, che ha contraddistinto la sua carriera calcistica e la sua doppia lotta al tumore.

L'autore Giuseppe Formato
L’autore Giuseppe Formato

“Vincenzo mi ha insegnato a combattere sempre e comunque – ha affermato il giornalista di Campobasso nel suo lungo discorso alla platea santacroceseanche nelle circostanze più avverse. Così come sul campo da calcio si deve lottare su ogni pallone, nella vita e nel lavoro non si deve mai abbassare la guardia. Studiare per migliorarsi e ambire ai risultati più importanti: questa era la filosofia di vita di mister Cosco. Posto un traguardo, bisogna provare a raggiungerlo per non avere il rammarico di non aver nemmeno tentato di raggiungerlo. Vincenzo era tutto ciò – ha proseguito Formato – oltre che essere una persona attaccata alla sua famiglia. Era un generoso e lo ha dimostrato fino all’ultimo secondo della sua vita. Ho capito, successivamente, mentre scrivevo il libro perché lui avesse voluto legare la biografia a un progetto di ricerca e prevenzione. Lo ha fatto per lasciare una traccia indelebile del suo passaggio e lo ha fatto per i suoi figli, per provare a regalar loro un futuro migliore. E per il mister i suoi figli erano Gaia e Luigi, ma anche tutti quei ragazzi che lui aveva allenato e che vedevano in Cosco un secondo padre. Il libro, in alcuni suoi passaggi, è forte. Non poteva che essere così, perché alcuni capitolo rendono bene l’idea di quanto sia stato forte e tenace il mister, soprattutto nei momenti più difficili della sua carriera calcistica e della sua vita, superati anche grazie alla forte fede in San Pio, il frate di Pietrelcina che, secondo lo Special Wolf, gli è stato vicino per tutta la sua breve, ma intensa, esistenza”.

Ha partecipato all’evento anche lo studente di Cerro al Volturno, Luca Colantuono, che insieme a Marika Biondelli, ha vinto il concorso letterario dedicato a Cosco, organizzato dall’Aiac Molise, dal tema “L’uomo che combatte non perde mai”. All’alunno dell’ISIS “Majorana – Fascitelli”, insieme alla visita al Centro Tecnico Federale di Coverciano, come premio è stato donato anche il libro “Grazie per questo momento. La storia di Vincenzo Cosco”.

La galleria fotografica della presentazione del libro “Grazie per questo momento. La storia di Vincenzo Cosco” a Santa Croce di Magliano

Redazione

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