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Civitacampomarano resiste / Una frana mette a rischio il paese: “C’è forte preoccupazione”

bianco shockUna grave frana minaccia da giorni il bellissimo borgo molisano di Civitacampomarano. Eppure Civitacampomarano supererà anche questa”, così come dichiara il Presidente della Pro Loco ‘Vincenzo Cuoco’, Ylenia Carelli. Questa verve di resilienza e resistenza è racchiusa nell’opera simbolica di Biancoshock. Il piccolo Giuseppe, diventato simbolo di tutta la regione, accanto ad un murales in cui vi era un’errata corrige con scritto ‘Il Molise (esiste) resiste’.  Anche Civitacampomarano resiste, seppur la situazione è davvero grave e preoccupante: un pericoloso dissesto dallo scorso 14 marzo ha interessato tutta la zona di via Pepe che ha portato il sindaco, Paolo Manuele, ad emettere delle ordinanze di sgombero di alcune case e della sede del Municipio, spostato negli uffici del Giudice di Pace.

Una frana, però, che non si arresta e che viene monitorata in maniera costante dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. Una situazione in continua evoluzione e molto preoccupante, così come dichiara il Presidente della Pro Loco: “Siamo tutti abbastanza provati dalla situazione anche perché è una parte centrale del paese. Non vogliamo mollare e cercheremo di organizzare il Festival della Street Art nel mese di giugno ma naturalmente c’è forte preoccupazione e aspettiamo anche l’evolversi degli eventi”.

La comunità è spaventata perché da ieri sera, 20 marzo, sono stati tutti evacuati e questa mattina si procede ad un sopralluogo di ricognizione di tecnici e geologi. Uno dei borghi più belli d’Italia sembra essere seriamente a rischio. Infatti lo scorso febbraio, Civitacampomarano era stato annoverato da La Repubblica perché, secondo la graduatoria MiBACT, rientrava nei 15 borghi più belli e interessanti da visitare. Così scriveva La Repubblica: “Borgo da non perdere è Civitacampomarano, un piccolo centro di poche persone in Molise, posto lungo un imponente sperone tufaceo e quasi completamente disabitato. La particolarità? È diventato scenario per l’arte di strada, per rievocare quello che ora non c’è più. Una tappa in questo lembo d’Italia è un’esperienza che non si dimentica. Ci si cala nei ritmi lenti, si chiacchiera con le persone sedute sull’uscio di casa, ci si riprende da tutte quelle ore rubate dalle code negli uffici o in mezzo al traffico, ci si scatta una foto accanto a queste figure che sembrano farvi compagnia. E si arriva al maestoso castello Angioino, in piazza Municipio, che in pochi immaginano di trovare in uno spazio così ristretto”.

Lo spirito combattivo, nonostante le preoccupazioni, non si perde ed il messaggio del Presidente Pro Loco è positivo: “La celerità degli interventi degli esperti ci fa sperare in una soluzione tempestiva ma la natura a volte è più forte. È stato un duro colpo per noi tutti. In un momento in cui il nostro paese stava vivendo un periodo molto positivo con il Castello Angioino e il Festival della Street Art. Supereremo anche questa”.

mcg

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