Cultura

A Castel del Giudice gli Stati Generali dell’Appenino. Dal 16 al 18 ottobre in scena il progetto che mira a promuovere un’economia montana che renda protagonisti i giovani

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Un momento della conferenza stampa di presentazione dell’evento

CRISTINA SALVATORE

Un piccolo borgo montano, Castel del Giudice, comune in provincia di Isernia e situato nel cuore degli Appennini, sarà protagonista, nelle giornate del 16, 17 e 18 ottobre, di un importante appuntamento: la seconda convocazione degli Stati Generali delle Comunità dell’Appennino. Grazie alla collaborazione dei suoi abitanti con la Regione Molise, l’Università degli Studi del Molise, e l’associazione internazionale no profit Slow Food, impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto dell’ambiente, della popolazione e del territorio, gli stati Generali dell’Appennino si riuniranno per discutere e trattare ampiamente il tema dello spopolamento dell’Appennino e l’uso dei suoi terreni agricoli. Lo scopo del progetto, illustrato nella sala consiliare di Palazzo Vitale a Campobasso alla presenza del Presidente della Regione Molise, Paolo Frattura, del sindaco del comune di Castel del Giudice, Lino Gentile, e della vicepresidente dell’associazione Slow Food, Sonia Chellini, è quello di trovare, attraverso la presa di coscienza di un’identità comune e il coinvolgimento di tutte quelle categorie di persone (come contadini, allevatori, agricoltori, associazioni che vivono la montagna), una via univoca che porti le terre appenniniche  verso un nuovo modello di economia montana, che abbia come suo fulcro i giovani.

Il primo cittadino del paese, Lino Gentile, ha voluto sottolineare l’importanza di questo evento ribadendo il concetto che lo sviluppo del territorio è la base di partenza per creare occupazione e lavoro”. “Questo – ha continuato Gentile – è l’unico modo possibile per garantire la sopravvivenza di una regione come la nostra. Il Molise è tutto ‘Appennino’, non esistono aree che possano essere escluse da tale progetto. Speriamo di conquistare uno spazio sempre maggiore su questi temi così decisivi.”

Riportare dunque i giovani al centro dell’economia molisana vuole dire prima di tutto cercare di creare un terreno fertile sul quale possa nascere il lavoro. Secondo il vicepresidente della associazione no-profit Slow Food, Sonia Chellini, lo sviluppo di una regione deve partire necessariamente dalle persone che vivono in quel preciso territorio. “Al centro degli Stati Generali – le parole della Chiellini – devono esserci i giovani; non possiamo pensare ad un Appennino senza considerare che i ragazzi devono rimanere qui, ma non perché costretti. Bisogna fare in modo che siano create valide opportunità. Il Molise è il cuore di queste montagne e sta catalizzando l’attenzione di tutte le altre regioni del meridione. Lo spopolamento– conlude la Chellini- è un fenomeno che va combattuto dando oppurtunità di lavoro”.

Grazie quindi ad un piccolo Comune come quello di Castel del Giudice che con i suoi buoni esempi  ha consentito ad un territorio incastonato nelle montagne dell’entroterra molisano di diventare in pochi anni un importante punto di riferimento per l’agricoltura biologica, la Regione Molise attraverso le parole del presidente Paolo Frattura, ha manifestato tutto il suo appoggio a questa iniziativa di sponsorizzazione delle attività montane. “Il nostro compito –  il commento del presidente – è adesso quello di trasformare le aree considerate marginali in aree ricche di opportunità, recuperando la ricchezza dei borghi. Per questo motivo gli Stati Generali, Slow Food e il Comune di Caste del Giudice non possono non trovare tutto il nostro appoggio e siamo convinti che con grossi sacrifici potremo regalare grandi opportunità di sviluppo”.

Redazione

CBlive

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