Cultura

Studi strategici, geopolitici e militari per la terza edizione della ‘Summer School’ dell’Unimol. Al via gli incontri

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Il docente di Storia dell’Europa contemporanea e di Storia dei movimenti e partiti politici Unimol, Giuseppe Pardini

CRISTINA SALVATORE

La ‘Summer School’ giunge alla sua terza edizione e nel pomeriggio di un caldissimo 9 luglio, la Facoltà di Giurisprudenza dell’Unimol a Campobasso, ha aperto le porte dell’aula per dedicarsi attraverso le parole del docente di Storia Giuseppe Pardini, all’approfondimento e alla conoscenza degli studi strategici, geopolitici e militari che vedono come protagonista la Nazione in tempi di guerra o di pace.

L’evento si inserisce tra le iniziative volte a incrementare l’internazionalizzazione e ad approfondire temi specifici come ad esempio le strategie militari.

La stretta e viva attualità di termini come terrorismo, guerra non convenzionale o crisi internazionale, rende necessaria la conoscenza scientifica di una realtà in atto che si va modificando nel corso di eventi internazionali difficili da analizzare.

Questa terza edizione, attraverso il lavoro di Giuseppe Pardini e Federico Pernazza, docente di Diritto privato comparato all’Unimol e tra i relatori del convegno della ‘Summer School’, si pone come un importante strumento di crescita e formazione per i numerosi studenti che hanno riempito per l’occasione l’aula dell’ateneo molisano.

“Realizzare la Summer School – le parole di Pardini – è stato possibile anche grazie alla sinergia e all’unità di intenti che abbiamo ottenuto dalla collaborazione con la Società Italiana di Storia Militare e agli Uffici Storici delle Forze Armate, della Marina, dell’Esercito e dell’Aereonautica. La presenza dei ragazzi – ha proseguito – dall’inizio di queste prime giornate è stata importante e costante. Tuttavia, la Summer School non è aperta solo agli studenti di Scienze politiche. L’ accesso è, infatti, libero per gli studenti di tutti gli atenei di Italia. “Speriamo – ha poi concluso Pardini – che dall’anno prossimo, l’interesse verso tale iniziativa, anche per merito della rilevanza dei temi trattati, si possa allargare sempre più coinvolgendo diversi indirizzi di studio e quindi, studenti iscritti a corsi molto affini a quelli delle Scienze Politiche, come ad esempio, gli scritti alla facoltà di Scienza della Comunicazione, Scienze della Formazione e Lettere”.

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