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Legge elettorale regionale, la proposta passa in Prima Commissione. Collegio unico, no al voto disgiunto e al listino. Cavaliere e Perrella: “Con un’unica circoscrizione calpestate le regole della democrazia”

La Giunta regionale e l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Molise
La Giunta regionale e l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Molise

La proposta di legge elettorale regionale è stata approvata dalla Prima Commissione Consiliare di Palazzo D’Aimmo. I consiglieri regionali hanno lavorato attorno alla proposta presentata dall’ex presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Niro.

Collegio unico, sbarramento al 10% per la coalizione composta da più partiti, all’8% in caso un partito concorra da solo. Soglia di sbarramento per i singoli partiti al 3%. Eliminati il voto disgiunto e il listino maggioritario.

A votare a favore della proposta, che arriverà presto in aula, Monaco, Niro, Sabusco, Di Pietro e Di Nunzio e Niro. Contrario il Movimento 5 Stelle, che preme per il doppio collegio e sul quale sarà aspro il confronto a Palazzo D’Aimmo.

“Si è consumato in Prima Commissione l’ennesimo strappo di questa maggioranza alle regole democratiche – scrive, in una nota, il vice-presidente del Consiglio regionale, Nicola CavaliereHanno votato a favore Monaco, Niro, Sabusco, Di Pietro e Di Nunzio, quest’ultimo esponente di quel PD che in assemblea a Termoli aveva deliberato la scelta di tre collegi elettorali. Si è rinunciato al confronto con le minoranze di Palazzo D’Aimmo e con i cittadini per cercare una convergenza massima sulle regole di elezione dell’Assemblea regionale, che dovrebbero essere di garanzia per tutti”.

“Il collegio unico – spiega Cavaliere non favorisce la giusta ed equilibrata rappresentanza del territorio molisano in Consiglio regionale, ma serve solo a tutelare potentati secondo calcoli fatti a tavolino e contro ogni logica”.

“Mai i padri fondatori – incalza l’esponente di Forza Italia – che hanno contribuito alla nascita della Regione Molise, avrebbero lottato per l’autonomia, se avessero saputo che dopo 50 anni una classe politica avrebbe calpestato le regole e i principi base di democrazia. Con una maggioranza, tra l’altro in fase di evidente declino e ormai praticamente azzoppata, che antepone i propri miseri tornaconti elettorali al bene comune”.

“Una decisione – tuona il vicepresidente del Consiglioche ovviamente contribuisce ad aumentare la distanza tra politica e popolo ma che probabilmente alla fine si ritorcerà contro coloro che pensano di poter conservare il potere con furbizia ed arroganza. Il sottoscritto – a nome di Forza Italia, che in maniera unanime condivide le mie posizioni – in aula si batterà per contrastare l’intero impianto della legge”.

“È davvero incredibile – scrive Carlo Perrella, commissario regionale del Movimento Nazionale per la Sovranità – il teatrino a cui stiamo assistendo nella discussione della nuova legge regionale del Molise. Con l’approvazione del collegio unico in Prima commissione questo Governo regionale ha offerto l’ennesimo esempio di una incoerenza di fondo, e strutturale, che ha caratterizzato questa amministrazione di centrosinistra”.

“Ancora una volta il Governatore Frattura e la sua maggioranza – continua Carlo Perrellacalpestano le prerogative del territorio e dei cittadini molisani approvando un nuovo sistema che non fa altro che colpire il principio fondamentale della democrazia rappresentativa. Una decisione che non ha tenuto in minimo conto le istanze di quei territori che verranno fortemente penalizzati e che incontreranno enormi difficoltà nell’esprimere una loro rappresentanza nel prossimo Consiglio regionale”.

“Eppure lo stesso presidente Frattura il 27 maggio a Termoli – ricorda il Commissario regionale del MNS Molisedurante l’assemblea del PD affermava che era un bene la divisione del territorio regionale in tre collegi, salvo poi ritrattare tutto alcuni mesi dopo presentando a Isernia una legge tarata sul collegio unico senza alcuna garanzia per il territorio pentro e per il basso Molise. Non solo, da un lato lo scorso 6 novembre la Segreteria regionale del PD tornava a chiedere la rappresentanza territoriale con tre collegi elettorali, dall’altro il Governatore insieme alla sua maggioranza preparava l’ennesimo blitz in commissione per approvare il collegio unico. È questa la coerenza del PD?”.

“Ancora una volta – conclude Carlo Perrellasi è fatta una scelta a tavolino per favorire posizioni di rendita, rimanendo sordi alle richieste dei cittadini molisani e del territorio, segno di un profondo distacco tra chi governa e il popolo”.

Redazione

CBlive

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