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Contrattini ad amici e parenti di esponenti politici: il caso arriva in aula. Greco (M5S): “Nessuna risposta e un imbarazzo che aumenta i dubbi”

Intanto il caso è già finito in Procura e all'attenzione dell'Autorità nazionale Anticorruzione

Mentre i contratti di assistenza tecnica a parenti e amici di esponenti politici locali finiranno all’attenzione della Procura e dell’Autorità nazionale Anticorruzione, il caso che, diversi mesi fa, ha fatto molto discutere, è approdato oggi, martedì 4 giugno 2019, all’attenzione dell’Aula di via IV Novembre.

In attesa che si indaghi per sapere se davvero, i super fortunati che hanno ottenuto l’incarico siano stati scelti per la vicinanza e, in alcuni casi anche alla parentela diretta, con esponenti politici di spicco, questa mattina, il Movimento Cinque Stelle ha interrogato il governatore Toma.

“Dopo sette mesi di attesa, – il commento a caldo del consigliere di minoranza, Andrea Greco è finalmente arrivata in discussione la nostra interrogazione su Consedin. Parliamo della gara d’appalto da oltre 1.640.000 per affidare il servizio di assistenza tecnica della Regione.

“Come si ricorderà – prosegue il rappresentante di Palazzo D’Aimmo – la gara è stata vinta da un Raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Consedin spa e Ernst & Young Financial – Business Advisors spa. Così, a novembre scorso, per conto di Consedin 22 persone hanno preso servizio nel palazzo della Giunta regionale e, guarda caso, alcuni dei prescelti sarebbero molto vicini a rappresentanti della maggioranza o a esponenti di spicco del centrodestra regionale”.

Ma per il Movimento Cinque Stelle il punto non è solo questo.

“La Consedin – fa sapere, infatti, Greco – ha vinto la gara d’appalto anche grazie ai titoli e alle esperienze dei candidati indicati nell’offerta. Esperienze pluriennali maturate sui Fondi FESR e FSE. In seguito alla stipula del contratto tra Regione e Consedin, però, 14 membri del gruppo di lavoro designati nell’offerta sono stati sostituiti da altre figure, pare senza una documentata ragione. Il bando di gara, infatti, prevedeva sì la possibilità di sostituzione, ma solo per ‘valide e documentate ragioni’. Tuttavia, guardando i curricula, sembrano emergere una serie di anomalie, sui profili e sulle esperienze, nel confronto tra la figura proposta in fase di gara e quella subentrata a sostituirla”.

Domande e dubbi sui quali i Cinque Stelle dicono di non aver avuto, nell’Aula consiliare, alcun chiarimento. “Oggi, – rimarca ancora Greco – il governatore Toma non ha chiarito nessuno dei dubbi avanzati nella nostra interrogazione datata 11 novembre 2018: non ha chiarito se l’attuale amministrazione regionale abbia fornito indicazioni e suggerimenti alle aziende aggiudicatarie per reclutare figure professionali che risulterebbero vicine a consiglieri o assessori dell’attuale maggioranza o a esponenti di spicco del centrodestra molisano né ha chiarito se tra gli assunti vi siano loro parenti. Inoltre, non ha chiarito se tra gli assunti vi siano titolari di ulteriori incarichi anche con la Regione Molise, né ha chiarito se l’iter di scelta abbia in qualche modo impedito l’accesso di tanti giovani molisani qualificati a questa opportunità lavorativa”.

“Essendo già certi che tali risposte non sarebbero  abbiamo preferito allertare direttamente gli organi competenti e atti a fare definitivamente chiarezza”, conclude Greco, non prima di evidenziare l’evidente imbarazzo del governatore, della giunta e di tutta la maggioranza”.

Redazione

CBlive

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