Politica

“Persone e programmi le cose che contano”, Cesa tira dritto sulle polemiche per l’insolita collocazione dell’Udc a Campobasso e Termoli

fotodbf12FABIANA ABBAZIA

“La responsabilità delle scelte è delegata ai segretari regionali. Per quanto riguarda le amministrazioni comunali contano le persone che guidano la coalizione, conta la squadra, conta il programma”. Taglia corto sulle polemiche il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, approdato a Campobasso per tirare la volata al candidato sindaco del centrosinistra, Antonio Battista. La scelta di schierarsi a sinistra nel capoluogo e con un candidato sindaco del centrodestra, per Cesa, è stata dettata esclusivamente dalla scelta delle persone.

In merito ai programmi il segretario nazionale in corsa per un posto al Parlamento Europeo detta l’agenda politica: il sostegno alle fasce deboli, il lavoro e una politica che torni a “fare”.

Tutti punti programmatici realizzabili grazie alla nuova forza moderata – popolare messa insieme con Angelino Alfano e Mario Mauro, perché dice Cesa, “in Italia c’è ancora bisogno di Democrazia Cristiana e non certo di populismo che ha portato il paese alla sfacelo”.

Tira dritto invece su Forza Italia perché non è importante il rapporto con Berlusconi “semmai è fondamentale parlare con gli elettori, proprio coloro che fino ad ora hanno votato Forza Italia”.

Positivo il commento sul Presidente del Consiglio Renzi e sugli 80 euro in busta paga per gli italiani, ma per il numero uno dell’Udc bisogna ancora lavorare per rimettere al centro della politica nazionale l’Europa, difendendo maggiormente gli interessi del paese a Bruxelles.

Torna, poi, al contesto locale l’aspirante sindaco di Palazzo San Giorgio che precisa come l’accordo con l’Udc non sia stato frutto di trattative, ma sia nato a seguito della sua vittoria alle primarie.

“Mi aspetto l’impegno e la collaborazione da parte di chi mi ha offerto il proprio sostegno” ha sottolineato Battista dimostrandosi ottimista sull’esito del voto.

“L’epoca di questa amministrazione è finita e il nostro – conclude – è un insieme di centro-centrosinistra”.

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