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Emigrazione, a Palazzo Chiarulli a Ferrazzano memoria e storia si fondono con le emozioni di chi è andato via

img-20161206-wa0014L’Associazione pro Arturo Giovannitti insieme al Comune di Ferrazzano, in occasione della Giornata dell’Emigrazione celebrata ieri, martedì 6 dicembre, ha organizzato un incontro con le scuole sul tema. Emozione, cultura, memoria e storia. Queste le parole che sintetizzano la mattinata didattica a Palazzo Chiaurlli.

“Didattica interattiva ed efficace. Una giornata emozionante, sia per i video sia per l’intervento del nostro molisano in Argentina, Armando” così chiude e ringrazia la professoressa Loredana Parisi a nome di tutti gli insegnanti.

Si è, infatti, voluto puntare su di un tipo di comunicazione principalmente visiva. Tre video hanno animato la mattinata e catturato l’attenzione dei ragazzi. Al termine di ognuno ci sono stati piccoli commenti e interventi da parte dei ragazzi stessi.

Il primo cortometraggio è stato Ellis, con Robert De Niro. Si è percepito il dolore, il silenzio di un’isola un tempo temuta, oggi museo per la memoria dell’emigrazione. Chi voleva entrare in America per costruirsi una propria vita doveva passare per Ellis e qui le proprie speranze si frantumavano o venivano finalmente soddisfatte. De Niro rappresenta il fantasma di tutte le anime che sono state respinte, le anime perse in un luogo di nessuno. Lo sguardo rivolto verso una terra così vicina, ma così irraggiungibile. La commozione di quei momenti è stata percepita dagli studenti che hanno preso nota e commentato il corto.

Da una situazione di negazione si è passati ad una di positività, di chi ce l’ha fatta. Chaplin con il suo “The immigrant”, ha fatto ridere, riflettere e in pochi attimi ha regalato un’idea ben precisa di quello che è stato il lungo viaggio, le difficoltà che si potevano incontrare, ma la voglia di farcela, soprattutto quando l’amore arriva conducendo nella dimensione del possibile. Le due diverse strade sono state analizzate dai ragazzi stessi, che si sono divertiti anche a raccontarci dove sono stati loro e quello che hanno visto fuori dal Molise.

Si è poi riflettuto su chi, invece, vive a Ferrazzano e non è molisano. Dall’emigrazione all’immigrazione contemporanea. Periodi diversi, situazioni di partenza diverse, ma medesime emozioni, stesse difficoltà linguistiche e di integrazione.

In ultimo è stato proiettato un documentario dell’istituto Luce, trasmesso da Rai Tre, sulla storia dell’emigrazione italiana. Al termine, molte le domande dei ragazzi.Un breve ma significativo intervento è stato poi quello di Maria Tirabasso, responsabile della Regione Molise dell’assessorato Molisani nel Mondo. Ha ricordato ai ragazzi che le comunità dei molisani all’estero sono “una fonte di emozione, di ricchezza culturale e di risorsa da non dimenticare. Con loro – ha detto – possiamo costruire un futuro migliore per noi che restiamo in patria e offrire loro una più accogliente seconda patria”.

Al termine per i ragazzi c’è stata una sorpresa: la presenza di Armando Manzo, rappresentante dei molisani in Argentina che ha raccontato uno spaccato di nuova emigrazione, del forte legame che ancora oggi i molisani nel mondo sentono per la loro patria d’origine. Lui stesso, nato in Argentina, porta avanti il nome del Molise, con le sue tradizioni ed i suoi profumi. Con una grande emozione, Armando, ha raccontato, inoltre, ai ragazzi la storia di padre Giuseppe Tedeschi.

La solidarietà è stato il messaggio principale che ha voluto comunicare attraverso il ricordo di Tedeschi. Manzo ha poi salutato i ragazzi con due messaggi di particolare importanza. Il primo è quello di studiare e amare il Molise, la propria terra, ovunque si troveranno nel mondo in futuro. Il secondo è quello di ricordarsi che in ogni luogo che visiteranno potranno trovare un molisano, un amico che li potrà accogliere a braccia aperte. Ma questo solo se saranno bravi a non spezzare il filo emotivo che lega i molisani nel mondo.

Redazione

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