Politica

Regionali 2023, Toma all’Agenzia di stampa Dire: “Chi semina bene ha il diritto di raccogliere i frutti. Per questo mi ricandido alla guida della Regione Molise”

Il governatore Donato Toma, intervistato dall’Agenzia di Stampa ‘Dire’, torna a ribadire la propria volontà di ricandidarsi alla guida del centrodestra alle Regionali del 2023.
“Il Molise è una regione di piccoli borghi, centotrentasei piccoli borghi. Tolti i comuni un po’ più grandi, la città di Campobasso, la città di Isernia, la città di Termoli, la città di Venafro, ovvero comuni che hanno una dimensione maggiore, il resto è a dimensione al di sotto dei 15mila abitanti. Anzi, la maggior parte dei Comuni molisani ha una dimensione al di sotto dei cinquemila abitanti”, afferma Toma al collega dell’Agenzia ‘Dire’.
“Da noi i borghi sono radicati e diffusi in tutta la regione e fanno il paio con la scarsa antropizzazione. Abbiamo circa 66 abitanti per chilometro quadrato: è una delle più basse d’Italia, insieme alla Basilicata”, prosegue Toma.
Per il governatore “questo può essere un vantaggio per affrontare uno sviluppo sostenibile serio, concreto”. “È chiaro – sottolinea – che bisogna investire sui borghi perché i borghi hanno a volte l’handicap di dare meno servizi a chi vuol risiedervi. Abbiamo la necessità di portare, come stiamo facendo, il 5G, la connettività immateriale oltre che quella materiale, cioè l’efficienza della rete di trasporti in questi borghi. Abbiamo la necessità – ancora Toma – di capillarizzare i servizi sanitari perché i borghi non si spopolino e per spingere chi è interessato a una vita più accettabile, a misura d’uomo, addirittura a venire in Molise. Ecco, questo è il nostro deal: puntare proprio sui borghi”.
“Chi semina deve credere nel raccolto, perché se non crede nel raccolto vuol dire che ha seminato male. Io credo nel raccolto che questa Regione avrà per il prossimo quinquennio. Credo di aver seminato bene e quindi mi sono dichiarato disponibile alla colazione di centrodestra a ricandidarmi per la presidenza di questa Regione. La mia è chiaramente una dichiarazione di disponibilità ed una dichiarazione di fede in quel che si è fatto”. Così il presidente della Regione Molise, Donato Toma.
“Io – sottolinea – lavoro con i numeri: gli altri possono dire, parlare ed argomentare come vogliono, ma io sono abituato a lavorare con i numeri. Nonostante la pandemia, il sisma del 2018 in Molise e nonostante l’attuale situazione di guerra, i numeri hanno dato ragione agli interventi strategici di questa amministrazione. Abbiamo seminato – conclude Toma – ritengo che dovremo raccogliere. Vorrei essere fra coloro i quali raccoglieranno nel futuro”.
“Il centrodestra è Forza Italia e Forza Italia è il centrodestra. Questo significa che alla costruzione del centrodestra ha contribuito tantissimo ed ancora contribuisce il nostro leader Silvio Berlusconi, bisogna che lo riconosca tutta la coalizione”. Così all’agenzia Dire il presidente della Regione Molise Donato Toma che aggiunge: “Noi siamo la quota moderata del centrodestra, una quota che può attrarre ancor di più di quanto attrae oggi il centrodestra”.
“La quota moderata – spiega – è una quota che consente anche a chi ha dubbi sulla bontà dei programmi del centrodestra di misurarsi in questa coalizione, molto aperta ed accogliente. Silvio Berlusconi è un uomo di una professionalità immensa e di un intuito politico eccezionale”.
Per il governatore molisano “il partito va rafforzato nel coordinamento”. “Noi – le sue parole – abbiamo Antonio Tajani, che gode della mia piena stima, e abbiamo i nostri ministri che sono riusciti a fare un gran lavoro. Dobbiamo noi credere nel futuro di questo partito, nel futuro dei moderati. Se ci crediamo e spingiamo perché il ruolo di Forza Italia sia centrale nella coalizione di centrodestra, ritengo che il partito possa recuperare anche quei punti di presenza nell’ambito del centrodestra che aveva un tempo”.
“Come ha rappresentato Silvio Berlusconi a Napoli, Forza Italia ha un programma di sviluppo per questo Paese precisissimo: è il programma dei liberali moderati che io mi sento di abbracciare totalmente. Anzi, che ho cercato di attuare in Molise e che cercherò, se mi toccherà, di attuare ancor meglio in questa regione. Forza Italia ha un programma, una prospettiva ed una visione”.
I poco meno di cinquanta milioni di euro (49.886.186,82 euro) a disposizione della Regione Molise per potenziare e riorientare il Servizio sanitario regionale servendosi della Missione 6 del Pnnr, quella dedicata alla Salute, “saranno investiti in primis in sanità territoriale”.
Così il presidente della Regione Molise Donato Toma nel corso di una intervista all’agenzia Dire in cui ribadisce: “Siamo pronti, dobbiamo firmare il Contratto istituzionale di sviluppo”.
Parlando di sanità territoriale, Toma, che è anche commissario ad acta per l’attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario nella Regione Molise, fa riferimento “alle 13 Case di comunità”. “In particolare – spiega – ci sarà la cosiddetta continuità assistenziale: la guardia medica, che oggi non lo è, sarà h24 in ogni Casa di comunità. Ed ancora, due Ospedali di comunità, ne abbiamo già uno a Venafro (Isernia, ndr) e l’altro a Larino (Campobasso, ndr), verranno potenziati”.
L’investimento sulle Case di comunità è di circa 14 milioni di euro (13.775.506,7212 euro). Sugli Ospedali di comunità verranno investiti poco più di sei milioni di euro (6.122.447,88 euro) e quasi nove milioni di euro serviranno per la digitalizzazione della rete ospedaliera (8.878.222,89 euro).
La Regione ha anche previsto l’attivazione di tre Centrali operative territoriali con una spesa di un milione di euro (1.040.587,95 euro). Stabiliti anche interventi per il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e l’integrazione con i servizi sociosanitari.
È previsto inoltre l’acquisto di 23 grandi apparecchiature da distribuire nelle Strutture sanitarie pubbliche regionali (7.280.539,50 euro). Ed ancora, circa 13 milioni di euro (12.788.881,88 euro) per interventi strutturali, ammodernamento antisismico e al miglioramento infrastrutturale, sull’ospedale San Timoteo di Termoli (Campobasso) che, conclude Toma, “avrà un intervento di aggiornamento sismico per renderlo più sicuro”.

Redazione

CBlive

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