Politica

Biomasse, la Regione da sola non ha il potere per annullare le concessioni. La ditta intenzionata a riaprire il cantiere, sindaci e cittadini pronti a dare battaglia

Partecipazione attiva di molte associazioni ambientali molisane. Foto di Simone Cretella
Partecipazione attiva di molte associazioni ambientali molisane

Sono stati ricevuti questa mattina, martedì 30 settembre, dal Prefetto di Campobasso, Francescopaolo Di Menna, i sindaci dell’area del Matese che solo domenica scorsa sono scesi in piazza a Bojano per dire no all’istallazione delle due centrali a biomasse, nei territori di Campochiaro e San Polo Matese. Alla riunione ha preso parte anche Luca Di Domenico socio della Civitas, l’azienda che ha avviato il cantiere, i cui lavori sono però stati bloccati dalle numerose proteste dei cittadini. Di Domenico ha mostrato di non essere disposto ad arretrare e si è mostrato sicuro della prosecuzione dei lavori per le centrali.

I sindaci, dal cnato loro, si sono detti pronti a dare battaglia e non hanno trascurato di sottolineare i gravi rischi all’ordine pubblico che potrebbero scaturire da un mancato passo indietro. Una riflessione questa nata anche a seguito della manifestazione della scorsa domenica a Bojano, dove hanno preso parte oltre mille persone.

Intanto, dal servizio Politiche energetiche della Regione fanno sapere come per revocare le autorizzazioni concesse per le centrali a biomasse sia necessario convocare tutti gli enti coinvolti, che precedentemente avevano dato il proprio assenso e che ora dovranno invece spiegare il proprio diniego. La Regione, infatti, per legge non può annullare, seppur in autotutela, un atto la cui approvazione era stata condivisa con la Provincia di Campobasso, l’Arpa e i servizi regionali valutazione e Tutela ambientale.

Intanto domani, scadranno i sette giorni che il governatore Frattura aveva chiesto per decidere in merito alla revoca. Ora però le cose si complicano e la burocrazia potrebbe far si che a Campochiaro, dove continuano a essere presenti i manifestanti, la ditta che ad oggi ha tutti i permessi per costruire, potrebbe riprendere i lavori anche domani stesso.

Al momento, dunque, cresce il rischio di sommosse popolari, anche perché se da un lato la società vuole riaprire il cantiere, sindaci e cittadini ribadiscono di non voler arretrare di un passo. E mentre il primo cittadino di Campochiaro, Antonio Carlone, nei giorni scorsi ha presentato una diffida nei confronti della Regione Molise, le forze dell’ordine sono state allertate per prepararsi a eventuali scontri.

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