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Referendum anti-trivelle, da Palazzo San Giorgio arriva il sì bipartisan. Iniziativa condivisa per fermare la ricerca del petrolio in Adriatico

La conferenza stampa bipartisan dei consiglieri comunali di Campobasso
La conferenza stampa bipartisan dei consiglieri comunali di Campobasso

ANDREA VERTOLO

Il referendum popolare del 17 aprile sulle trivellazioni in mare è, ormai, alle porte. Proprio per questo motivo, da Palazzo San Giorgio è stato lanciato un appello forte da parte di tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di minoranza. Nessuna divisione, quindi, per quella che è diventata, almeno in Molise, una battaglia unitaria a favore del “sì”.

Ad aprire la conferenza stampa di questa mattina, sabato 9 aprile 2016, nella sala consiliare del Comune, è stato il capogruppo del Partito Democratico, Giose Trivisonno. “In rappresentanza di tutti i consiglieri del Pd – ha affermato Trivisonno – invito i cittadini di Campobasso ad esercitare, innanzitutto, il diritto di voto e dare una spinta concreta a favore del sì. Ci farebbe piacere – ha concluso – che almeno nella città di Campobasso si raggiungesse il quorum”.

Sempre per il Partito Democratico anche il consigliere Pino Libertucci ha voluto sottolineare come “in questo Paese ci sia bisogno di cambiare i consumi delle nostre città. Non servono più le trivellazioni – ha chiosato Libertuccima bisogna puntare sul consumo intelligente di energia elettrica e delle nuove forme di energia rinnovabile”.

“Il sì a questo referendum – il pensiero dell’avvocato Lello Bucci, consigliere piddino – avrà un enorme valore politico, in quanto significherà stimolare il governo verso nuove politiche energetiche. Ci si augura che il pieno di voti si registri nelle Regioni promotrici del referendum e, dunque, in quelle Adriatiche, anche se le nuove politiche energetiche riguarderanno tutta la nazione. Noi voteremo sì, seppur il premier Renzi abbia fatto intendere la sua linea indirizzata all’astensionismo dalle urne, per non far raggiungere il quorum”.

A favore del sì, coerentemente alla linea nazionale, anche il Movimento 5 Stelle, rappresentato in conferenza dai consiglieri Simone Cretella e Roberto Gravina.

“Il senso di questo referendum – ha spiegato Cretellaè sicuramente limitato ad una sola azione, quella rivolta alla chiusura degli impianti di trivellazione successivamente alla fine dei contratti di concessione. Il voto assume, però, anche valore politico, in quanto – evidenzia Cretellac’è in atto un vero e proprio boicottaggio da parte del governo Renzi che, in contraddizione con il suo ruolo istituzionale, addirittura invita all’astensione i cittadini. Questo referendum – conclude – è un bivio importante per questo Paese. Le energie fossili appartengono al passato, bisogna rivolgere lo sguardo, invece, verso nuove forme di energia”.

Per la Coalizione civica la parola è, poi, passata al consigliere comunale, nonché assessore all’Ambiente della Provincia di Campobasso, Alberto Tramontano, che ha affermato l’adesione convinta al sì.

“Questo referendum – le sue parole – mette al centro la risorsa più importante per l’Italia, la sua bellezza ambientale, naturalistica e culturale che deve essere tutelata da parte di tutte le amministrazioni di questo Paese”.

A chiudere la conferenza il consigliere Giovanni Di Giorgio, rappresentante del ‘Molise di Tutti’. “Invitiamo ad andare a votare – ha affermato – per conseguire il quorum necessario per rendere valide le consultazioni. Speriamo nel voto favorevole all’abrogazione della norma. Votare sì – ha concluso – per poi fare passi in avanti sulle energie rinnovabili”.

Ha preso parte alla conferenza stampa anche il Presidente del Consiglio comunale, Michele Durante, che ventiquattro ore prima aveva già espresso la sua linea di pensiero.

Redazione

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