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Sanità, dalla Cattolica il grido di allarme. “Con i tagli rischiamo la chiusura”. Bregantini scende in campo per difendere la struttura di largo Gemelli

bregantini_cattolicaLa dura presa di posizione contro i tagli contenuti nel decreto commissariale numero 63 del 23 novembre scorso i vertici della Cattolica l’avevano già manifestata qualche giorno fa, attraverso una nota stampa in cui era emersa  l’amarezza per la decisione del commissario Frattura. A pesare sulla Cattolica per il budget 2016 ci sono circa 2 milioni 600 mila euro in meno rispetto allo scorso anno.

Una sforbiciata che potrebbe generare conseguenze drammatiche secondo i vertici della struttura.

Ora a scendere in campo contro quei tagli è anche l’arcivescovo di Campobasso – Bojano, Giancarlo Bregantini, che oggi, martedì 6 dicembre, ha convocato i giornalisti per sollevare quella che viene vista come una vera e propria emergenza e annunciare l’incontro pubblico in programma il prossimo 15 dicembre alle 17.30 nella sala della Costituzione della Provincia di Campobasso. Il patriarca si schiera, dunque, in difesa della struttura di largo Gemelli dove “lavorano – dice – 480 persone, ci sono 100mila ricoveri, vengono fornite circa 5 milioni di prestazioni ambulatoriali e si lavora a decine di progetti di ricerca”.

A lanciare l’allarme e a difendere la struttura dai tagli previsti al fianco di Bregantini ci sono anche Carlo De Filippo, direttore del dipartimento di Cardiologia, Fabio Rotondi, direttore di chirurgia generale e Giuseppina Sallustio, direttore del dipartimento servizi della Cattolica.

In attesa dell’incontro pubblico sulla questione la speranza coltivata alla Cattolica resta quella di poter scongiurare i tagli che potrebbero portare alla chiusura. Ipotesi questa che vedrebbe così il Molise, dicono ancora i difensori della struttura di largo Gemelli, “perdere alcune specialità cliniche fondamentali, come ad esempio la cardiochirurgia o la radioterapia”.

 

Redazione

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