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Altilia, nuovo monumento venuto alla luce: un tempio su podio del Primo Secolo a.C.

altilia vista scavo 2017La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Molise, nell’ambito dei lavori di recupero e valorizzazione della città romana di Saepinum, ha ripreso un intenso programma di indagini archeologiche, riportando alla luce un nuovo, importante monumento pubblico: si tratta di un tempio su podio, databile alla seconda metà del Primo Secolo a.C., localizzato in un’area della città antica mai indagata in precedenza, tra il Foro e le mura di fortificazione meridionali.

Dopo gli interventi condotti nello scorso secolo, che hanno consentito di recuperare alla conoscenza le principali aree pubbliche della città e le fortificazioni, le esplorazioni attuali si prefiggono lo scopo di riportare alla luce la parte dell’antica Saepinum che ancora giace, interrata,  all’interno della cinta muraria.

Lo scavo, che si è concluso in questi giorni, ha liberato una parte del tempio dai crolli che colmavano l’interno del podio, recuperando interessanti elementi della decorazione del tetto e degli alzati, che serviranno a ricostruirne l’aspetto originario. Futuri finanziamenti dovranno garantire la prosecuzione dello scavo e il restauro del monumento, la cui individuazione rappresenta senz’altro una delle scoperte più importanti avvenute negli ultimi decenni in Molise.

altilia antefissa fittileI lavori sono stati finanziati con risorse FSC (Fondi Sviluppo e Coesione) 2000-2006 – Regione Molise, finalizzati al recupero delle casette demaniali e alla valorizzazione dell’antica Saepinum; gli interventi sono stati  coordinati sul campo dagli architetti Civerra  (rup) e Vignone (Direzione lavori),  da Marianera (direttore operativo) e, per lo scavo, da Sica.

Le risorse utilizzate si aggiungono ai cospicui finanziamenti messi a disposizione negli anni dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e il Turismo per acquisire l’intera area circoscritta dalle mura di fortificazione e per potenziare la fruizione di uno tra i più straordinari e suggestivi siti archeologici che il patrimonio culturale italiano possa vantare.

Redazione

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