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Regionali 2018, Leva sull’ipotesi slittamento: “Frattura pensa che crediamo alle favole e a Babbo Natale. Il voto ad aprile potrebbe favorire l’alleanza tra PD e Forza Italia”

Il deputato Danilo Leva
Il deputato Danilo Leva

Continua la querelle a distanza, a colpi di comunicati stampa, tra il senatore Roberto Ruta e il deputato Danilo Leva con il governatore Paolo di Laura Frattura, cinque anni fa insieme alle consultazioni Politiche e Regionali, ma a distanza di un lustro lontani anni luce dalle posizioni politiche e avversari per il rinnovo del Parlamento e del Consiglio regionale del Molise.

Motivo del contendere, la data delle elezioni: i parlamentari molisani si erano rivolti al Presidente della Giunta regionale del Molise, interessando anche il Capo dello Stato, Mattarella, il premier Gentiloni e il ministro Minniti, scongiurando l’ipotesi di uno slittamento del voto regionale.

Immediata, poche ore dopo, la risposta del governatore Frattura, che aveva spiegato i motivi per i quali potrebbe esserci la possibilità di un differimento del voto in Molise, aggiungendo che l’ipotesi del 4 marzo 2018 non era stata ancora esclusa.

“Insieme al senatore Ruta – spiega il deputato Leva in una nota stampaho ritenuto opportuno scrivere alle più alte cariche dello Stato per scongiurare il rischio di rinvio delle elezioni regionali al 22 aprile, con un consequenziale aggravio di costi di oltre 2 milioni di euro ai danni dei cittadini molisani”. 

“Tale possibilità, a cui sta lavorando Frattura da diverse settimane, è stata smentita dallo stesso governatore, il quale, in una nota, ha affermato che tutto dipenderebbe dal Viminale – l’affondo di Leva – Ma davvero pensa che noi si crede ancora a Babbo Natale? La legge elettorale regionale è stata approvata da oltre un mese ed è pienamente vigente. Secondo Frattura il Viminale davvero potrebbe segnalare problemi di natura tecnica? Il decreto di indizione delle elezioni lo firma il presidente della Giunta regionale”.

“Ora credo – prosegue Levasia giusto non bruciare risorse inutilmente ed andare al voto lo stesso giorno delle elezioni politiche senza, così, cincischiare, pensando, magari, che dopo le elezioni un governo istituzionale Forza Italia-PD possa riavvicinare Patriciello allo stesso Frattura. Ho compiuto la maggiore età da qualche anno”.

“Non credo più alle favole – la chiosa del deputato di Fornellie ritengo doveroso che sulle regole non ci siano furbizie e si giochi a carte scoperte perché le stesse appartengono a tutti e non ad una sola persona. Non credo sia serio scaricare sui cittadini contribuenti il conto dei propri calcoli politici. Frattura nella sua smentita ha, semplicemente, confermato che avevamo ragione.  Convochi la elezioni e la smetta con i teatrini”.

Redazione

CBlive

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