Politica

Nel centrodestra volano gli stracci, il ritorno di Di Sandro in Consiglio regionale e le accuse a Toma: “Ha perso l’occasione di essere un leader”

Caos in Aula nell'ultima seduta ordinaria della Legislatura

Dopo 10 anni rientra in Consiglio regionale. Filoteo Di Sandro. Lo fa nell’ultima seduta ordinaria di una Legislatura decisamente finita nel caos e parla di una rivincita morale e politica”.

Lo dice nel suo primo intervento che gli viene concesso dopo una lunga sospensione dei lavori a cui fa seguito la votazione dell’Aula della presa d’atto del parere dell’avvocatura dello Stato che, in definitiva, a seguito delle sentenze della Cassazione, invita il Consiglio al reintegro nell’Assise dei consiglieri estromessi nel 2020 con la Legge che ha abrogato l’istituto della surroga, che invece si sarebbe dovuta applicare solo a partire dalla prossima legislatura.

Durissime sono poi le accuse di Di Sandro inidirizzate al presidente Donato Toma. “La sua scelta – dice Di Sandro al governatore – è stata perseguita in modo lucido solo per estromettere 4 consiglieri regionali ed evitare il mio ingresso in Aula”.

E subito dopo si dice convinto di come il centrodestra nel 2018 abbia commesso un grave errore: affidarsi a una persona della società civile”. Ovvero Donato Toma.

“Questo – commenta ancora Di Sandro – sia da monito per il futuro e per le prossime regionale. Lei presidente ha perso un’occasione: quella di risollevare le sorti della nostra regione”.

E poi il de profundi che arriva diritto a Toma “Ha perso l’occasione di essere un leader del centrodestra in grado di coagulare la coalizione intorno a sé”.

Redazione

CBlive

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