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Pienone per Bersani e i ‘Democratici Progressisti’. Insofferenza verso il governo regionale e Leva a muso duro contro la Giunta Frattura

bersaniFABIANA ABBAZIA

“Quando non si sa bene qual è l’orizzonte bisogna tornare ai fondamenti”. Sono queste le prime parole  pronunciate da Pierluigi Bersani dinanzi a una gremita sala della Costituzione, dove in molti sono rimasti in piedi per ascoltare la presentazione del neonato Articolo 1 – movimento “Democratici Progressisti” in cui l’ex segretario del Pd è confluito insieme a Roberto Speranza e Massimo D’Alema e che in Molise ha già cento aderenti.

Per Bersani i fondamenti sono rappresentati proprio dall’articolo 1 della Carta Costituzionale e dal lavoro che “non è solo la chiave dell’economia, ma la maggiore espressione della dignità e della libertà di una persona”.

“Una piccola quota di trasformazione del mondo a cui ognuno ha diritto”: in questo modo l’ex segretario definisce il lavoro, “perché – dice – non c’è occupazione che non permetta di cambiare qualcosa”. Oltre al lavoro torna in auge la sovranità del popolo. “Il campo di gioco – specifica Bersani  non è di chi vince. Chi vince non prende tutto e non può cambiare le regole del gioco. Noi partiamo da questo, perché la democrazia rappresentativa e il lavoro, insieme rappresentano le due questioni che sintetizzano tutti i problemi del mondo”.

Che il neonato movimento abbia toccato un nervo profondo ne è convito soprattutto il deputato molisano del Pd, Danilo Leva che sottolinea come pur non avendo ancora un logo sia già stato compreso nei sondaggi. Probabilmente perché, gli fa eco Bersani incalzato dai giornalisti, “ciò che conta, diversamente da chi pensa alla propaganda, sono i fatti”.

sala_bersaniSe sul piano nazionale Bersani non associa, se non per il suo ‘centralismo’, Renzi a Berlusconi e si dice convinto di come i Cinque Stelle non portino il Paese da nessuna parte, nell’incontro con l’ex segretario nazionale del Pd, dove a intervenire sono molti amministratori del Molise, i temi più caldi sono quelli regionali.

Dalla sanità, alle vertenze sul lavoro, quello che emerge è una particolar insofferenza all’attuale  governo regionale al quale si recrimina in modo particolare l’aver aperto le porte a forze politiche provenienti da diversi schieramenti. Lo afferma con veemenza soprattutto Leva, quando rimarca come la sala piena sia in qualche modo emblema di un “Molise dove ci sono sentimenti nati da tradimenti su ragioni fondanti”. Così, a essere rimaste disattese nella piccola regione, sono per Leva proprio quelle“ragioni del lavoro”, sulle quali si fonda oggi il neonato movimento.

“Sapere che in Molise – chiosa il parlamentare – ci siano stati assessori regionali che hanno esultato per la chiusura dello Zuccherificio, rappresenta un’umiliazione dei lavoratori senza precedenti”. 

“Ci hanno cacciato da casa nostra”, dice ancora Leva riferendosi sia all’ambito regionale che a quello nazionale del quale rimarca scelte non condivise, come ad esempio la legge della Buona scuola.

“La sinistra – conclude poi – è una questione di stile e si basa su un profondo rispetto per le istituzioni”. Capisaldi questi, anche per il consigliere regionale Francesco Totaro, dai quali ripartire “proprio in vista di un percorso sul fronte regionale. Un progetto – sottolinea –  forte, vero ma soprattutto alternativo messo oggi  in campo in campo in questa regione”.

 “Una regione – gli fa eco l’ex senatore Augusto Massa capace di guardare a un centrosinistra che include e non esclude, ma dice no a quei gruppi dirigenti che sono veri e propri comitati d’affari”.

Di seguito i nomi di chi ha già aderito al movimento “Democratici Progressisti”.

Campobasso: Augusto Massa, Francesco Totaro, Maurizio D’Anchise, Emma De Capoa, Nicola D’Ascanio, Lucia Merlo, Matteo Gissi, Emilio Montano, Nicola Palumbo, Tonino Florio, Filippo Neri, Gaetano Colella, Marco Giampaolo, Davide Vitiello, Nicola Colonna, Giovanni Gianfelice, Mario Di Blasio, Vincenzo Mancini, Liberato Manzo, Franco Di Giacomo, Michele Pietrovito, Antonio Carmosino, Anita Di Giuseppe, Pasqualino Di Bello, Rifeo Campanella, Tino Schiassi, Raimondo Nicola, Antonio La Serra, Daniele Carpino, Francesco Di Giacomo, Franco De Monte, Luigi Frate, Lisa De Rosa, Antonio Di Lisio, Antonio Ialonardi, Carlo Santoro, Alfonzo Cianci, Angiolino Mastrangelo, Anastasio Brunetti, Emilio Natarelli, Fortunato Ferrara, Costantino Cobucci, Gino Erra, Peppe Gagliardi, Michele Libertone, Renata Tassinari, Gennaro Santoianni, Giovanni Pietrunti, Giovanni Viola, Peppino Iafelice, Mario Di Zinno, Gaetano Colella, Antonio Trivisonno, Anastasio Brunetti, Mimi De Angelis, Giovannino Verdone, Sabatino Del Sordo, Francesco Bonomolo, Fabio D’Ilio, Maurizio Moffa, Antonio Cesario, Renato Di Toro, Antonio Guida, Renato D’Alessandro, Pasquale Guarracino, Domenico Di Stasi, Paola Forcassin, Pasquale Veleno, Donato Di Cosmo.

Isernia: Danilo Leva, Marco Amendola, Alfonso Di Iorio, Rita Formichelli, Marco Di Girolamo, Marcello Cuzzone, Luca Di Franco, Tommaso Coppola, Domenico Ragozzino, Luca Montemagno, Immacolata Petrarca, Diego Petrarca, Angelo Petrangelo, Giuseppe Centracchio, Tony Pontarelli, Alessandra Peri, Gennaro Parente, Palmerino Milano, Mario D’Angelo, Francesco Barile, Nicola Venditti, Raffaele Gonnella, Fiore Di Ciuccio, Giosuele Ricci, Betty Colicchio, Simone Milano, Italo Marinelli, Faralli Rosaria, Michele Di Giacomo, Stefano Biello, Giovanni Perna, Bruno Tranchedone, Antonio Iannarelli, Domenico Lauria, Bruno De Cristofaro, Luigi Conte, Giuseppe Campellone, Gaetano Franceschelli, Domenico Leone, Michele Antenucci, Edmondo Angelaccio, Giovanni D’Aguanno, Giorgio Simonetti, Carmine Forte, Maurizio De Vincenzi, Tiziana Antonelli, Giorgio Berchicci.

 

 

 

Redazione

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