Politica

Gli italiani e i molisani bocciano la riforma costituzionale e il premier Renzi si dimette. Il Pd pronto alla guerra interna, mentre la politica locale scalda i motori per prepararsi alle prossime scadenze elettorali

La firma del Patto per il Molise: il premier Renzi e il governatore Frattura
Il governatore Frattura e il dimissionario premier Renzi

Il Molise, confermando il trend nazionale, boccia la riforma costituzionale. Non è stata sufficiente una campagna elettorale intensa del Partito Democratico, che aveva raccolto l’adesione di tantissimi amministratori dei Comuni molisani, sindaci in testa.

Il ‘no’ si è imposto col 60,78% dei voti, pari a 98.728 preferenze contrarie alla riforma costituzionale; mentre, il ‘sì’ si è fermato al 39,22%, pari a 63.695 dei consensi. Alle urne si sono recati 164.038 elettori sui 256.600 aventi diritto, per un totale del 63,92%.

A livello nazionale il ‘no’ ha vinto col 59,95% dei voti, il ‘sì’ non è andato oltre il 40,05%.

Uno scarto talmente ampio, di oltre sei milioni di voti, che hanno aperto la crisi di governo, con le dimissioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, che nel pomeriggio di oggi, lunedì 5 dicembre 2016, rassegnerà le dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Termina, così, l’esperienza dell’ex sindaco di Firenze, in carica dal 22 febbraio 2014. Esultano le opposizioni, che già da oggi si preparano alle future elezioni, dopo il Governo di transizione, che potrebbe essere affidato al Presidente del Senato, Grasso, o all’attuale Ministro all’Economia, Padoan.

Oggi, lunedì 5 dicembre, sarà giornata di commenti, anche al vetriolo e le dimissioni di Renzi hanno aperto ufficialmente la crisi anche all’interno del Partito Democratico in Molise, considerando che i massimi vertici, Micaela Fanelli in testa, avevano portato avanti un’accesa campagna elettorale per il ‘sì’.

La politica italiana e quella molisana, dunque, scaldano i motori e già dalla giornata odierna inizieranno le consultazioni interne, oltreché i commenti del giorno dopo, perché sicuramente cambieranno gli equilibri e si inizieranno a formare le nuove alleanze.

Redazione

CBlive

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