Politica

Edilizia esclusa dalla cessione crediti agevolata: l’Acem si appella ai parlamentari molisani

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Un accorato appello rivolto ai parlamentari molisani, quello che arriva dall’Associazione Costruttori Edili del Molise circa il decreto legge sull’Irpef e la spending review. Normative che, prevedendo un nuovo meccanismo di cessione dei crediti, agevolato dalla Cassa depositi e prestiti, escludono di fatto le imprese dell’edilizia operanti nel settore delle opere pubbliche.

“In sostanza – si legge nella nota inoltrata dai costruttori del Molise –  il  decreto legge numero 66 del 2014, prevede che la Cassa depositi e prestiti  acquisti dalle banche i debiti ceduti dai creditori nell’ambito di operazioni garantite dallo Stato. La banca, quindi – fanno sapere ancora dall’Acem –  prende in carico il credito e, poi, grazie a una convenzione tra Abi e Cdp, lo cede alla Cassa che può ridefinire i tempi dei pagamenti per dare ossigeno alle imprese creditrici.  Tuttavia, così come formulato   il decreto riferendosi ai debiti della Pubblica Amministrazione di sola  parte corrente con esclusione del conto capitale, relativo agli investimenti per le opere pubbliche, esclude dall’applicazione i pagamenti alle imprese edili inerenti i lavori pubblici”.

“Una vera e propria disparità di trattamento – conclude, poi, la nota – che danneggia fortemente le aziende del settore delle costruzioni, peraltro tra le più vessate dalla grave recessione in corso.”

Dunque, una situazione  sulla quale in un simile momento di difficoltà non è possibile tacere e che proprio per tale ragione  ha spinto il presidente Acem, Corrado Di Niro a chiedere, in nome e per conto dell’Associazione, un impegno fattivo dei Parlamentari Molisani, Laura Venittelli, Danilo Leva, Roberto Ruta e Ulisse Di Giacomo, nonché dell’ANIEM, l’Associazione nazionale alla quale l’Acem aderisce, affinché siano adottati gli accorgimenti necessari che consentano di includere nel meccanismo anche le imprese del settore che avanzano crediti dalle Pubbliche Amministrazioni per lavori pubblici eseguiti e non ancora liquidati.

 

 

 

 

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